di Andrea Pellegrino
Equilibrio finanziario rispettato ma a rischio c’è il rispetto del patto di stabilità. E non solo. Le condizioni finanziarie dell’ente metterebbero a rischio perfino i riscaldamenti negli edifici scolastici del territorio. Insomma, una situazione al collasso che ieri è approdata in aula consiliare, nell’ambito dell’esame dell’assestamento di bilancio. Tant’è che la maggioranza ha proposto l’invio di una relazione tecnica da sottoporre al Governo e alla Corte dei Conti, nonché al presidente della giunta regionale della Campania. «Si prospetta – si legge – una situazione di insostenibilità per la Provincia che non consente di poter garantire un livello, seppur minimo, di esercizio delle funzioni assegnate, con gravi ricadute sulla cittadinanza». A rischio, infatti, c’è la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade, nonché gli interventi per il rischio idrogeologico. Ancora la manutenzione degli istituti scolastici, il pagamento delle utenze, quindi del riscaldamento per le scuole. Stando all’assestamento di bilancio, approvato con l’astensione della minoranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Ncd e Provincia moderata e riformista), oltre alla riduzione sostanziale dei trasferimenti statali, la Provincia di Salerno allo stato registrerebbe un meno 15 per cento degli incassi sulla quota dovuta sulle assicurazione Rc auto. Tra gli interventi di contenimento, annunciati dal responsabile del settore economico finanziario, dottoressa Fronda, c’è l’anticipazione degli avvisi di accertamento rispetto ai Comuni che non hanno versato quanto dovuto alla Provincia. Ancora una riduzione delle utenze (-250mila euro) e dei fitti (-100mila euro) ma allo stato sembrerebbe alquanto impossibile il raggiungimento dell’obiettivo sancito dal patto di stabilità. Lo scollamento sarebbe, infatti, pari a 6 milioni di euro.
«Eravamo pronti a sostenere il documento politico per far voti al governo sulla situazione economica dell’ente ma la maggioranza ha voluto accorpare in un unico ordine del giorno l’assestamento e la relazione», dicono dal gruppo dei Fratelli d’Italia. «Non penso che si possa fare – dice il consigliere provinciale Celano – l’uno è un atto tecnico, l’altro è un atto politico. Bisognava, dunque, distinguere i due atti, così anche noi avremmo potuto sostenere questa battaglia». Per Roberto Monaco, invece, «non può una maggioranza arrivare in Consiglio con provvedimenti blindati. Ci chiedono la collaborazione ma poi non convocano neppure una conferenza dei capigruppo ed in Consiglio ci ritroviamo con atti già predisposti. Non mi pare che questa sia la strada giusta».