Inizia per Danilo Iervolino la lunga traversata nel deserto come il suo amico Silvio. E’ bastato che mettesse le mani su un’icona della sinistra come L’Espresso ecco che arriva, stranamente, la notizia di una indagine, tra l’altro datata nel tempo e su cui si muove la Procura di Napoli. Il nesso tra politica ed editoria è un manganello sul capo di chi pensa di muoversi in una certa maniera. Da giorni si sussurra di una certa diffidenza nei confronti di Iervolino da parte dei deluchiani. E il successo ottenuto all’asseblea degli industriali di qualche giorno fa al Teatro Verdi non ha fatto altro che aumentare i sospetti. Secondo i bene informati Iervolino sarà il prossimo candidato di Forza Italia con vista sul ministero in caso di vittoria. Berlusconi ne ha grossa stima e ritiene che sia l’uomo giusto per rilanciare il partito in Campania. Non un semplice comprimario ma sicuramente un amico che farebbe parte del famoso cerchio magico, già orfano della Carfagna e tra poco di Brunetta. Non a caso la sua appartenenza all’area del centrodestra ha fatto sobbalzare i soloni della sinistra che hanno iniziato la loro battaglia dopo l’acquisizione del settimanale dalla cui costola nel 1976 nacque Repubblica. L’ultimo attacco è arrivato ieri dalla trasmissione di Rai 3 dove nella “cartolina” letta in diretta nella puntata del programma Rebus Augias ha criticato la cessione dello storico settimanale all’imprenditore campano Danilo Iervolino. Così il conduttore si è rivolto al presidente del gruppo Gedi Elkann. Dopo lo sciopero dei giornalisti del gruppo ecco un altro attacco, ma da quel fronte ne arriveranno altri. Non finisce qui. E torniamo a De Luca. L’attivismo di Iervolino anche in politica ha fatto nascere sospetti: tra pochi mesi si voterà alle politiche e si vuole evitare di ripetere la mancata elezione di Piero nella propria città. Il calo dei 5 stelle ormai ridotto a brandelli era una buona notizia ma con Iervolino in campo e con la Salernitana di proprietà e costruita per traguardi ambiziosi, si rischia di assistere adun plebiscito per l’imprenditore napoletano che naturalmente opterebbe per un seggio nel salernitano. E l fatto che Lello Ciccone sia amico e consigliere di Iervolino e in quota Forza Italia fa aumentare i sospetti. Ora la notizia dell’indagine di cui si chiede la proroga nonostante sia di parecchi anni fa. Chi tocca i fili muore.
Articolo Precedente
Le cooperative sociali, l’affare de La Fabbrica e le indennità degli assessori
Articolo Successivo
Regione Campania, 40.500.883,78 euro per gli straordinari del personale
Categorie
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco