Processo Farina, respinta la richiesta degli imputati - Le Cronache Ultimora
Ultimora Giudiziaria

Processo Farina, respinta la richiesta degli imputati

Processo Farina, respinta la richiesta degli imputati

di Mario Rinaldi

Si è concluso un altro capitolo del processo penale sul decesso di Alessandro Farina, il 13enne di Pellezzano affetto da una forma grave di diabete tipo uno, tardivamente diagnosticato il 26 dicembre 2017, che il giorno successivo ha portato a un tragico ed inatteso epilogo. All’udienza di ieri, dopo un’accesa discussione in aula tra le parti costituite intervenute nelle precedenti udienze, il collegio A della Corte di Appello di Salerno, a scioglimento di una riservata assunta nei mesi precedenti, ha rigettato l’istanza di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, come formulata dai difensori degli imputati nei propri atti di appello. Dunque, come argomentato e sostenuto dalla difesa di parte civile, rappresentata dall’avvocato Federico Conte, non ci sarà alcuna nuova perizia, considerata dal Collegio giudicante, del tutto superflua rispetto al materiale probatorio già acquisito ed assunto nel primo grado di giudizio. Il processo per la morte del povero Alessandro Farina è stato aggiornato al prossimo 22 ottobre allorquando il Procuratore Generale sarà chiamato alla propria requisitoria finale e, in prosieguo, al prossimo 3 dicembre per le discussioni delle altre parti. L’appello era stato proposto dai difensori di Anna Giulia Elena De Anseris (del pronto soccorso) e Nicola Pepe (del reparto di pediatria), i due medici dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno condannati in primo grado, nell’aprile del 2023, a 1 anno e 8 mesi di reclusione per omicidio colposo per quello che è stato classificato dall’autorità giudiziaria come un caso di malasanità. La condanna giunse dopo che il tribunale penale di Salerno, nella persona del Giudice Monocratico dottoressa Cristina De Luca, ha accertato la responsabilità dei medici dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno per la morte di Alessandro Farina. Nella circostanza, la madre del ragazzo, Tiziana Morra, ringraziò il Pubblico Ministero Licia Vivaldi e il Giudice per la loro abnegazione e il lavoro svolto. E anche in questa ultima udienza, i familiari della vittima, hanno voluto ringraziare il loro legale Federico Conte, per aver ottenuto questo ulteriore risultato a loro favore. “Il rigetto dell’istanza di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale – sostengono i familiari di Farina – dimostra, ancora una volta, la validità delle prove fornite nel primo grado di giudizio, a dimostrazione del fatto che, il nostro Alessandro, purtroppo, è effettivamente rimasto vittima di una errata diagnosi”. “Lo abbiamo già detto in altre circostanze e lo ripetiamo – ha affermato con forza Tiziana Morra – Nessun processo e nessuna giustizia terrena potrà restituirci il nostro amato Alessandro. Ma era mio dovere di madre, supportata dai miei familiari, andare fino in fondo in questa vicenda per fare chiarezza su quanto accaduto ed ottenere una giustizia, che sicuramente non è consolatrice del dolore che una madre può subire a causa della perdita di un figlio, ma che almeno può essere da monito affinchè simili tragedie non accadano mai più”. Questa triste vicenda, ricordiamolo, ha portato alla stesura della Legge n. 130 del 15 settembre 2023 recante “Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica”. Una norma che rappresenta una vera pietra miliare nella medicina di prevenzione, accolta con grande apprezzamento dalla comunità scientifica, che l’ha considerata come un passaggio epocale e una svolta decisiva per la lotta a queste patologie infantili.

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