Presso la sede della polizia municipale di via Dei Carrari si verificano continue violazioni alle disposizioni regolamentari e di legge inerenti alla sicurezza sul lavoro, mettendo in pericolo l’incolumità degli operatori. Non si placa la polemica sulle condizioni in cui versa la struttura che ospita gli agenti della polizia municipale di Salerno. Dopo la denuncia del segretario della Fp Cgil di Salerno Antonio Capezzuto, ha inviare ulteriore diffida al sindaco è la Rsu autonoma e i sindacati della Cisl, Uil e Csa di Salerno. Per le organizzazioni sindacali della municipale è infatti necessario un intervento immediato di adeguamento strutturale presso la sede di via dei Carrari, ormai fatiscente e l’acquisto di attrezzature idonee affinchè i caschi bianchi possano svolgere al meglio il loro lavoro. Ad oggi, nonostante le segnalazioni che vanno avanti da anni, la sede dei caschi bianchi non ha un luogo idoneo ad ospitare i fermati, in attesa del processo per direttissima, e gli stessi agenti sono costretti a sorvegliarli a vista, anche durante la notte, in ambienti non idonei. Di fatto, si tratta di un problema che si acuisce durante l’orario notturno, per via di ambienti non idonei e frequentati dall’utenza messa inconsapevolmente a rischio, specie in un periodo ancora caratterizzato dall’emergenza Covid, esponendo a rischi sia gli agenti che la stessa utenza. Altra problematica presente l’assenza di luoghi idonei al fotosegnalamento, costringendo gli uomini della municipale a rivolgersi ad altre forze dell’ordine. «In tutta Italia, comuni più piccoli investono continuamente sui propri corpi di polizia municipale attrezzandosi e mantenendosi al passo coi tempi, dotandosi anche di locali per il fotosegnalamento, mentre a Salerno siamo ancora costretti a rivolgerci, per tale operazione ad altre forze dell’ordine con notevole dispendio di tempo», hanno infatti spiegato i sindacati nella nota inviata al sindaco Napoli. Solo qualche giorno fa, infatti, la polizia municipale ha dovuto trattenere presso i locali del comando una persona in una stanza di pochi metri quadri, senza il rispetto del distanziamento sociale e senza certezza alcuna sullo stato di salute della persona posta in stato di fermo, tanto da costringere gli agenti a trasferirlo nel piazzale interno sorvegliato da alcuni agenti. Da qui la richiesta, «onde scongiurare eventuali contagi tra gli operatori della polizia municipale e di conseguenza con i cittadini di Salerno e i frequentatori della stessa città», come sottolineato dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali, di trovare un luogo ideoneo, videosorvegliato, per gli arrestati e fermati da parte degli operatori della municipale e di acquistare veicoli idonei con celle di sicurezza per la traduzione dei fermati. «Tanto tuonò che piovve. Già avevamo denunciato celle inadeguate all’interno del comando e auto senza divisori. Cosa aspettiamo adesso, il terzo tuono? Attendiamo che qualche agente possa essere contagiato? Invitiamo l’amministrazione comunale a fare presto», ha dichiarato il segretario della Csa Fiadel Salerno, Angelo Rispoli.
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