«Si vive una situazione di stagnazione, non c’è un progetto». Così il dottor Mario Polichetti, primario del reparto di Gravidanza a rischio dell’Aou Ruggi d’Aragona di Salerno in merito alle motivazioni che lo avrebbero spinto a lasciare la sanità pubblica a favore di quella privata con un ruolo di spicco alla clinica Tortorella. «Ringrazio la direzione generale del Ruggi, quella attuale e anche le passate, che mi hanno dato la possibilità di arrivare a livelli di eccellenza nazionale ma chiaramente adesso si vive una situazione di stagnazione, non c’è un progetto e quindi un professionista ambizioso come me, sempre alla ricerca di nuovi traguardi, ha deciso di sposare il progetto dell’ospedale accreditato Tortorella che vuole appunto consolidare l’esperienza in chirurgia ginecologica ad indirizzo oncologico». Dunque, per il dottor Polichetti si apre una nuova pagina professionale con una nuova mission: occuparsi di pazienti oncologiche in dolce attesa. «Esiste già una realtà storicamente consolidata lì alla Tortorella ed io curerò gli aspetti di chirurgia ginecologica ad indirizzo Oncologico – ha aggiunto il dottor Polichetti – Per me è una sfida nuova stimolante che ho accettato con grande interesse e fa da contraltare alla situazione di assoluta stagnazione, elettroencefalogramma piatto che attualmente si vive al Ruggi». Intanto, parla di un’altra eccellenza che lascia l’ospedale il consigliere regionale della Lega Aurelio Tommasetti: «Il Ruggi continua a svuotarsi dei suoi professionisti più apprezzati. Fa male prendere atto di un’emorragia che sembra ormai inarrestabile – ha dichiarato il consigliere regionale esprimendo rammarico per la decisione – Come purtroppo avevo immaginato, il caso della Torre cardiologica è stato solo l’inizio. Dopo il professor Severino Iesu e tutti i componenti della sua storica equipe, che uno dopo l’altro hanno preso strade diverse, ora tocca ad altri reparti che per anni hanno rappresentato un fiore all’occhiello del Ruggi». Tommasetti non nasconde la preoccupazione: «Rivolgo i miei migliori auguri a Mario Polichetti per il prosieguo della sua carriera ma al tempo stesso vedo molte nubi addensarsi sul futuro dell’Azienda ospedaliera universitaria. Non possiamo ignorare che la sua storia sia fatta soprattutto di uomini e professionisti che hanno dato lustro al suo nome. Ora quelle stesse eccellenze migrano verso altri lidi e l’ospedale di Salerno continua a impoverirsi, pure a causa di scelte che poco hanno a che fare con la Sanità e fin troppo con la politica». Il consigliere regionale ricorda infine la battaglia di Polichetti sulle anomalie a Ginecologia e Ostetrica: «Oltre un mese fa ho presentato un’interrogazione, ancora senza risposta, al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, sulla gestione affidata a un medico specializzato in Oncologia che avrebbe portato a incongruenze nelle cartelle cliniche. Il primo a evidenziare il problema era stato proprio Polichetti. Attendiamo ora la conferenza stampa per comprendere le ragioni del suo addio. Non vorrei che le due cose fossero collegate».
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