E’ in libreria per i tipi della Società Editrice Fiorentina il “Dizionario critico della poesia italiana” curato da Mario Fresa, una guida preziosa, che cerca di rappresentare, lo stato della poesia italiana dal 1945 al presente
Di Giuseppe Vetromile
È da pochissimo uscito, per i tipi della Società Editrice Fiorentina, un interessante volume che comprende le notizie bio-bibliografiche e una serie di accurate schede critiche dedicate ai poeti italiani che hanno operato nell’arco di tempo che va dal 1945 al 2020. Si tratta del “Dizionario critico della poesia italiana” (pp. 212, euro 25), curato dal poeta e critico Mario Fresa: una guida ricca, preziosa, che cerca di rappresentare, attraverso i suoi maggiori protagonisti, lo stato della poesia italiana dal 1945 al presente. Il curatore si è avvalso della collaborazione di cinquantadue illustri poeti e critici, riservandosi egli stesso l’elaborazione di non poche schede critiche presenti nell’opera. Ora è chiaro che la poesia è, sovente, argomento ostico e delicato da trattare, specialmente quando si tratta di realizzare “censimenti”, “antologie”, “dizionari”. Ma questo dizionario si distingue da altre opere simili per le sue particolari e forse uniche caratteristiche. Intanto, non è un’antologia, ma un vero e proprio dizionario enciclopedico che non ha intenzione di disegnare una “Storia” della poesia italiana, né ha voluto suddividere o incasellare in modo rigido o scolastico i vari movimenti e le diverse correnti. Esso ha invece “setacciato”, secondo la sensibilità e il giudizio del curatore, il mare magnum della poesia italiana del secondo Novecento, offrendo il “ritratto” di numerosi poeti, più o meno conosciuti, inseriti in uno scrupoloso e denso elenco descrittivo, strutturato in un ordine rigorosamente alfabetico. Di ogni autore si fornisce un’esauriente biografia, una bibliografia con i lavori più importanti e una puntuale presentazione critica della sua poetica. Questo “Dizionario critico della poesia italiana” dedica, poi, ampio spazio non solo alle figure più note della poesia nostrana, ma anche, e per fortuna, ai poeti più giovani e ai nomi più “appartati” e meno conosciuti. “Il dizionario pubblicato con la SEF – ha dichiarato Fresa in una recente intervista – si fonda sulla responsabilità della scelta e dell’indagine critica, della valutazione e dell’interpretazione, del commento e della decodificazione dei testi. Ecco perché esso si presenta, già dal titolo, come «critico»: i redattori hanno individuato – in modo empatico, vorrei dire, più che in senso storicistico – nomi e libri esemplari, componendo un mosaico, ampio e costellato di numerose presenze, che invita il lettore a entrare nel «mondo» di ciascuno dei poeti ritratti”. E ha aggiunto: “Non credo nelle Storie della letteratura. Ritengo assai più interessanti gli autori, le loro singole voci. Ogni poeta costituisce, spesso, un caso unico, a sé stante, che meriterebbe sempre di essere studiato e analizzato in modo autonomo e specifico”. Un lavoro importante che, indubbiamente, offre il suo valido contributo alla conoscenza di tantissimi poeti, considerati e studiati in quell’arco di tempo, e della loro intensa attività sul campo. Tra i molti redattori dell’opera ricordiamo Cucchi, Bertoni, Rondoni, Fontanella, Perilli, Lucrezi, Gaita, Pierno, Rega, Venturini, Salari, Borio, Corsi.