«Altro che voglia di autonomia. E’ solo abbandono forzato». Piero De Luca dalla stazione marittima di Salerno lancia la volata ad Enzo Napoli e non risparmia accuse al centrodestra: «Una disgregazione totale». Poi incalza: «C’è chi ha come sponsor un esponente politico nazionale che ha preferito la città di Napoli alla sua città. Noi invece abbiamo dalla nostra cose fatte e cose da proporre». E ieri sera, alla presenza di un folto pubblico, De Luca jr ha aperto i lavori dell’iniziativa “Salerno tra passato e futuro” che tra i relatori ha visto, tra gli altri, Andrea Annunziata, Mauro Maccauro, Agostino Gallozzi, Andrea Prete, Enzo Russo. Naturalmente protagonista dell’evento il sindaco Enzo Napoli accompagnato dall’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio. «In molti non ricordano come siamo arrivati a questo punto – spiega De Maio – così abbiamo messo a confronto i luoghi, come erano e come sono oggi. Un punto di partenza per raccontare la città di oggi e disegnare quella del futuro». Guarda appunto al futuro Enzo Napoli, forte anche dei fondi che giungeranno direttamente dalla Regione Campania: «Il governatore Vincenzo De Luca ci ha comunicato, proprio qualche giorno fa, lo stanziamento di quattro miliardi di euro per la provincia di Salerno, di cui un miliardo dedicato alla città capoluogo. Fondi che ci permetteranno di realizzare quanto noi stiamo immaginando per continuare il percorso di trasformazione urbana di Salerno». Metropolitana, parchi, differenziata, grandi opere, tra cui appunto la stazione marittima, l’elenco che Piero De Luca fornisce alla platea dell’appuntamento di ieri sera. «Un punto di partenza che segna l’idea di città che noi abbiamo – spiega Piero De Luca – e di ciò che abbiamo intenzione di fare per i prossimi anni. Un programma vero di cose da fare che parte appunto dai progetti che sono stati realizzati nel corso dell’ultimo ventennio e dei risultati raggiunti. E penso all’utilizzo dell’energie rinnovabili (parco fotovoltaico di Monteboli), o alla percentuale raggiunta per la raccolta differenziata, o ancora per le politiche sociali messe in campo dall’assessore Nino Savastano».
Andrea Pellegrino