di Andrea Pellegrino
Cerca di incassare soldi per il Comune e così Vincenzo De Luca, nel mentre coordina dal suo balcone e dal telefono i lavori per Piazza della Libertà, cerca di piazzare anche la vendita delle aree pubbliche della città. Quelle, per intenderci, bloccate dal Tar – dopo i ricorsi dei cittadini – ma che continuano ad essere iscritte in bilancio. Dunque, compreso il parcheggio di piazza Mazzini, che avrebbe dovuto ospitare un mega palazzo vista piazza della Concordia, quindi vista mare. Così tra una scelta di una fioriera per la realizzanda Piazza della Libertà e una modifica progettuale, l’ex sindaco Vincenzo De Luca trova il tempo per vendere qualche area pubblica cittadina a qualche imprenditore napoletano. Dalle carte dell’inchiesta sulla variante in corso d’opera dei lavori di Piazza della Libertà emerge anche questo. De Luca fa telefonare ad un certo Tuccillo. Alla sua segretaria precisa: «Non quello del partito (il sindaco di Afragola e dirigente del Pd, ndr) ma il fratello commercialista». La telefonata parte e dall’altra parte risponde Antonio Tuccillo. Si tratta, secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, di un commercialista, finito al centro di una inchiesta nel 2005 a Caserta per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
I due si conoscono da tempo – almeno secondo le informative contenute negli atti dell’inchiesta – e dopo un breve preambolo, De Luca espone il suo progetto: «Il Comune di Salerno pubblicherà un bando per la vendita, attraverso un’asta pubblica, di due aree, con relativi diritti edificatori». Si tratta di una operazione di “grandissimo interesse” perché, spiega De Luca, «una delle due zone in questione è adiacente a Piazza della Concordia mentre l’altra è situata nei pressi di via Vinciprova». Tuccillo esclama: «Molto bene!» e l’ex sindaco rincara arricchendo i dettagli dell’offerta: «Nell’area ubicata di fronte al lungomare è possibile realizzare 120-130 appartamenti “…di un valore enorme …”». Ancora, De Luca precisa che, sulla base del Piano Regolatore, in quelle aree è prevista edilizia privata e così chiede a Tuccillo di «…sensibilizzare investitori dell’area napoletana…». L’interlocutore risponde: « …abbiamo persone serie per poter fare l’operazione».