La richiesta è urgente: Italia Nostra vuole svelare il mistero sul parere della Soprintendenza sul sesto permesso a costruire del Crescent. Così ieri è stata inoltrata all'attenzione del soprintendente Gennaro Miccio la domanda di accesso agli atti e di presa visione urgente del permesso in mano alla Crescent Srl. Tra l'altro la sollecitazione era giunta già durante la scorsa udienza
al Tar di Salerno che ha sospeso proprio l'efficacia del permesso in
attesa della decisione del Consiglio di Stato fissata per il prossimo 23
ottobre. Ma di Miccio e della Soprintendenza neppure l'ombra nonostante
la solerzia con la quale vengono affrontati altri casi. Basti ricordare
la puntale risposta del Soprintendente sul piazza Cavour. Ma ora anche
sul sesto permesso del Crescent avrà trenta giorni di tempo massimo,
anche da parte di Italia Nostra c'è la richiesta di visionare l'atto a
stretto giro.Le indagini sulla Piazza. Intanto spuntano altre
indiscrezioni su Piazza della Libertà (che ricordiamo dovrebbe
accogliere il Crescent). Pare che le prime perizie dei tecnici di parte,
compresi quelli nominati dalla Procura di Salerno (le indagini condotte
dal pm Valenti) parlino di presunte prove di punzonamento non eseguite o
non svolte a regola d'arte.In pratica le indagini tecniche servono a
saggiare le resistenze dei materiali impiegati ed in particolare la
staticità dei pilastri che reggono la piazza e delle fondazioni. Sono
accertamenti che dovrebbero essere svolti già in fase di progettazione.
Insomma se così fosse due le ipotesi: l'errore in capo alla ditta
incaricata della progettazione (la Lotti Associati) e la probabile
estensione dell'area a rischio della mega piazza sul mare. Dunque, nuovi
particolari potrebbero emergere a breve termine. Risultati che ora
dovranno essere mesi nero su bianco anche in seguito ai diversi
sopralluoghi che sono avvenuti nei giorni scorsi nel cantiere a Santa
Teresa. A quanto pare il pool di esperti ha esaminato anche altre zone a
campione, comprese quelle già pavimentate.I ruoli di Esa e della
Lotti Associati. Al momento sotto la lente d'ingrandimento della Procura
ci sarebbero le posizioni della Esa Costruzioni (ditta esecutrice dei
lavori) e della Lotti associati. Tra l'altro c'è da capire chi pagherà
l'intervento di abbattimento e ricostruzione della zona colpita dai
cedimenti, così come richiesto e sostenuto dal sindaco di Salerno,
Vincenzo De Luca.L’inchiesta su De Luca e Zampino. Intanto in attesa
delle risposte che i consulenti dovranno fornire alla Procura riguardo
il filone d'inchiesta sui cedimenti (e probabilmente anche sulle vasche
di raccolta delle acque, nonché sull'utilizzo dei materiali dell'ex
Pastificio Amato), un'altra indagine giudiziaria dovrebbe concludersi a
stretto giro. La prima inchiesta che riguarda la progettazione del
Crescent, avviata dalla Procura di Salerno, i primi di ottobre (pare
proprio il giorno 2) dovrebbe concludersi, dopo la terza proroga
concessa. Due le richieste: o l'archiviazione o i rinvii a giudizio. Per
la vicenda che fu sollevata dal Comitato No Crescent (ma a supporto ci
sono circa 9 altre denunce, tra cui quella di Italia Nostra), sono
coinvolti il sindaco De Luca e l'ex soprintendente Zampino.