di Monica De Santis
E’ stato siglato nelle scorse ore dall’Asl Salerno e dalla Comunità Montana “Alburni” un protocollo d’intesa per la gestione dei casi di positività alla peste suina africana, malattia virale che può colpire i suini – per cui maiali e cinghiali – e a differenza di altre influenze o patologie diffuse tra gli animali ha un tasso di letalità altissimo, e infatti uccide quasi il 100% degli individui che ne vengono colpiti e che ha fatto registrare casi positivi in cinghiali nel Lazio, alle porte della Regione Campania. Un numero elevato di casi che si teme possa esplodere anche nel salernitano soprattutto nella zona degli Alburni e del Cilento. Il protocollo, sottoscritto per l’Asl Salerno dal Direttore Generale Mario Iervolino e per la Comunità Montana “Alburni” dall’avvocato Gaspare Salomone, è stato redatto dopo una serie di incontri fra il dottor Ferdinando Primiano, Direttore Sanitario dell’Asl Salerno, il direttore area Sanità Animale del Dipartimento di Prevenzione, dr Gerardo Paraggio, ed il dr. Luigi Morena, direttore del Centro Regionale di Sanità Animale. Con questo accordo la Comunità Montana “Alburni “si impegna a collaborare al contenimento della “Peste Suina” attivando, di concerto e su richiesta dell’Asl Salerno, tutte le azioni necessarie allo smaltimento delle carcasse di animali rinvenute sul territorio della Comunità stessa. A tal fine renderà disponibile personale addestrato e mezzi per le attività di recupero carcasse, trasporto e delle altre operazioni connesse al loro smaltimento.