Perdifumo, la maggioranza traballa ma la minoranza fa da stampella - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Maggioranza o minoranza? A volte le due cose si confondono e nel Cilento, poi, fin troppo spesso la differenza viene dimenticata. È il caso del comune di Perdifumo. Nel consiglio comunale che si è tenuto ieri, l’opposizione ha fatto da stampella ad una maggioranza traballante. A disertare l’assise sono stati Vincenzo Apicella, Massimiliano Cauceglia e Francesco Coccorullo. Se c’è maretta in maggioranza o impegni concomitanti che hanno interessato ben tre consiglieri non è dato sapere, ma sta di fatto che le acque non sono sicuramente calme. A risolvere i problemi, però, c’è stata la minoranza. Fabrizio Baratta, Luca Pecora e Eleonora Malandrino, i tre giovani rappresentanti di Prospettiva Futura, hanno fatto da stampella alla traballante squadra del sindaco Vincenzo Paolillo.

Vari i punti dell’ordine del giorno tra cui la ratifica della nuova giunta, con l’ingresso ufficiale del vice sindaco Marseo Ronzio, dopo l’annuncio pubblico con il quale si cercava una donna per il ruolo, la variazione di bilancio, le alienazioni e le valorizzazioni immobiliari, la verifica della quantità e della qualità delle aree e fabbricati da destinarsi alla residenza ed alle attività produttive e terziarie, l’approvazione delle aliquote 2025 dell’Imu, l’addizionale comunale Irpef, l’approvazione del programma triennale degli acquisti di beni e servizi per i prossimi tre anni, insieme al programma dei lavori pubblici e dell’elenco annuale dei lavoro per i prossimi dodici mesi ed infine la ricognizione ordinaria delle partecipazioni possedute dal comune.

Insomma, un’assise di certo molto interessante che è stata portata a termine grazie all’apporto della minoranza.

La lettura di tale gesto, e cioè quello di non abbandonare l’aula la fine del mantenimento del numero legale, può essere anche di una volontà di trattare argomenti delicati e importanti per il comune, ma non è la prima volta che accade e le recenti vicende extra comunali fanno sorgere più di un dubbio sulla effettiva volontà di Prospettiva Futura, che a giugno si era candidata per essere l’alternativa, di vestire davvero i panni di un qualcosa di diverso rispetto a ciò che è stata la politica perdifumese e cilentana degli ultimi 30 anni.

All’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, ad esempio, la minoranza perdifumese rappresentata da Eleonora Malandrino ha votato a favore dell’elezione a presidente del sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi. Lo ha fatto insieme alla maggioranza, nonostante in quell’assise fosse presente un gruppo di minoranza. Insomma, pare che la nuova realtà nata nel borgo cilentano si sia già allineata.

I buoni propositi della campagna elettorale sono già stati dimenticati? Una situazione, questa, che è diventata quasi prassi in un Cilento nel quale si fa fatica ad alzare la testa e a dare un segnale di cambiamento, di vivacità, di lontananza da ciò che si voleva combattere. Alla luce di quanto accaduto, e si ribadisce non è la prima volta, non si può escludere che a breve anche a Perdifumo la linea che divide le fazioni politiche sarà annullata.

I presupposti ci sono tutti sia per il comportamento in assise e sia per i rapporti con la stampa a cui non ci si degna di rispondere a domande non accomodanti.

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