di Arturo Calabrese
Il Cilento continua a franare. Il dissesto idrogeologico nel territorio è una criticità ben conosciuta e altrettanto nota tanto ai cittadini, che ne pagano le conseguenze, quanto agli amministratori che però non intervengono con le dovute attenzioni. L’ultimo caso, sempre in mero ordine cronologico, si è verificato a Perdifumo e per la precisione in località “Carpenina”.
Come si può vedere dalle immagini, una parte consistente del piano viario è franato. Il movimento franoso andava avanti da tempo, tant’è che l’asfalto, se così può essere definito, era lesionato in più punti. Insomma, una situazione di certo non inedita.
Pare che il problema fosse legato alla regimentazione delle acque che non è mai stata effettuata in maniera decisa. A nulla, evidentemente, sono servite le rimostranze da parte dei cittadini che in più occasioni hanno chiesto interventi dato che il movimento franoso rischia di coinvolgere delle abitazioni.
«Siamo stanchi – dice una donna che abita in zona – le tante richieste non sono servite a nulla e qui la situazione potrebbe peggiorare da un momento all’altro. Rischiamo di rimanere isolati, ma anche che le nostre case si danneggino irrimediabilmente.
Perché nessuno fa nulla? Perché si continua a non voler intervenire?». Domande, queste, legittime da parte dei residenti che non vedono garantito il proprio diritto alla sicurezza. Sono tanti gli smottamenti e le frane che si sono verificate nella zona cilentana e per le quali si fa poco se non nulla.
Perdifumo, per inciso, è l’emblema del poco agire, della continuazione di problematiche ataviche che non si riescono a risolvere.
Problemi che potrebbero essere risolti, ma non si interviene, nonostante l’amministrazione abbia, come valido rappresentante, un assessore alla Comunità Montana Alento Monte Stella. Presenza che serve a poco.