Pecoraro a Polverino: Fai folklore sulla sicurezza - Le Cronache Ultimora
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Pecoraro a Polverino: Fai folklore sulla sicurezza

Pecoraro a Polverino: Fai folklore sulla sicurezza

È ancora una volta la Vicepresidente del Consiglio Comunale di Salerno e Consigliera Comunale del Movimento 5 Stelle Claudia Pecoraro a rompere il velo di omertà e silenzio rispetto a quanto accade in città tra ipotetici abusi edilizi, allarme sicurezza, condizioni abitative ai limiti della sopravvivenza: «Non posso restare in silenzio e non ribadire la mia posizione, la nostra posizione, quando ancora una volta — dalle inchieste sugli abusi edilizi, ai reportage sulle condizioni abitative ai limiti della sopravvivenza, in particolare nel centro storico, passando per gli articoli puntuali che mettono in luce le criticità sistemiche della città, fino ai servizi televisivi curati con coraggio e rigore da giornalistə che ogni giorno vivono e raccontano con onestà la realtà di Salerno — emerge un quadro allarmante, inaccettabile e ormai fuori controllo. Una città in cui il degrado si diffonde come un’infezione silenziosa, quartiere dopo quartiere, tra illegalità tollerata, insicurezza crescente, cantieri senza controllo, strutture ricettive fuori norma e condizioni abitative indegne. Una città in cui chi denuncia viene spesso ignoratə, sminuitə, lasciatə solə – ha dichiarato la consigliera del M5S – Ho sollevato personalmente e ripetutamente in Consiglio comunale queste questioni, riportando le segnalazioni di comitati, cittadine, cittadini, associazioni di categoria, professionistə del settore. Nessuno può più fingere di non sapere». Come Movimento 5 Stelle Salerno, fa sapere la Pecoraro, «abbiamo inviato giorni fa una email alla Polizia Municipale chiedendo un intervento immediato nel centro storico per effettuare controlli sui cantieri in corso, accertarne la regolarità, verificare le condizioni di sicurezza per lavoratrici e lavoratori e soprattutto affrontare la questione delle strutture ricettive e degli immobili visibilmente fuori norma, spesso al limite della dignità umana. Nessuna risposta, nessuna azione. In questo contesto c’è chi, in Consiglio comunale, propone soluzioni folkloristiche come mettere “i nonni e le nonne in divisa”. Ma la sicurezza non si affida alla retorica, né si delega al volontariato travestito da sorveglianza. La sicurezza si costruisce attraverso il rispetto delle regole, la presenza reale dello Stato, la pianificazione, il controllo e la legalità». Da qui la richiesta di aprire con urgenza tavoli istituzionali con il Prefetto e il Questore, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine, coinvolgere i comitati e le associazioni di volontariato e di categoria, ma soprattutto intervenire con determinazione sul fronte del degrado urbano. «La teoria della finestra rotta ci insegna che il degrado genera altro degrado. Lasciare una ferita aperta nello spazio urbano equivale a legittimare l’abbandono, a normalizzare l’irregolarità, a incoraggiare l’illecito. Quando tutto ciò accade sotto gli occhi di chi dovrebbe vigilare, siamo davanti a una responsabilità politica e istituzionale gravissima. Questa amministrazione ha favorito la dissoluzione del tessuto sociale, ha permesso che la turistificazione senza regole svuotasse interi quartieri, trasformando case in loculi temporanei per il profitto di pochi e sacrificando l’identità viva delle comunità. Ha rinunciato a governare, scegliendo di tollerare – ha poi aggiunto la consigliera comunale – Non serve un intervento tampone. Serve una cesura netta, un cambio di passo. Una rivoluzione culturale e politica che rimetta al centro la dignità delle persone, la legalità, la sicurezza e il rispetto concreto del bene comune. Non si può parlare di rigenerazione urbana se prima non si rigenera il rispetto per la vita di chi abita, lavora e resiste in questa città».