Pd, stop a primarie: c’è il documento - Le Cronache
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Pd, stop a primarie: c’è il documento

Pd, stop a primarie: c’è il documento

di Andrea Pellegrino Si allontanano sempre più le primarie del Partito democratico. Ieri sera una riunione tra le correnti avrebbe sancito la nascita di una maxi area democrat pronta a superare l’appuntamento del primo febbraio, e quindi la sfida tra Vincenzo De Luca ed Andrea Cozzolino. Nelle prossime ore il documento dovrebbe essere ufficializzato mentre ad inizio settimana dovrebbe uscire anche il nome che accontenterà tutti. Secondo indiscrezioni dal vertice sarebbe emersa la volontà di seguire la strada tracciata da Lorenzo Guerini: la “sintesi” tra le diverse e tante aree del partito, naturalmente ad eccezione di quelle che fanno riferimento a Vincenzo De Luca ed Andrea Cozzolino. L’obiettivo è quello di annullare definitivamente le primarie e portare all’attenzione dei vertici romani una proposta concreta per la Regione Campania. Quindi nome e programma ed anche alleanze.nAll’incontro di ieri sera erano presenti, il deputato salernitano Simone Valiante, il senatore Enzo Cuomo, i consiglieri regionali Topo, Piccolo e Russo, l’onorevole Famiglietti, Luciano Crolla e Tommaso Ederoclite. In rappresentanza della città di Salerno, invece, Fabrizio Murino di Rete Solidale. Resterebbe in bilico a questo punto solo l’area di Mario Casillo che, però, nei giorni scorsi avrebbe annunciato la sua disponibilità a trattare su un nome unitario. A Roma, intanto, l’accordo tra il Pd e l’area popolare sembrerebbe ad un passo. Tant’è che Gioacchino Alfano avrebbe stoppato l’entusiasmo all’interno del centrodestra dopo l’annuncio della ricandidatura di Stefano Caldoro da parte di Berlusconi. Il segretario regionale del Nuovo centrodestra, infatti, starebbe ancora attendendo una risposta ufficiale da parte di Forza Italia in merito alle alleanze. Un nodo che non riguarderebbe solo la Regione Campania ma anche i diversi Comuni chiamati alle urne nel mese di maggio. Insomma Alfano vorrebbe un accordo generale ed una garanzia certa sul programma regionale e sul prossimo assetto. Il tutto mentre l’altro Alfano, il leader nazionale, starebbe tessendo la tela con il Partito democratico, ed in particolare con i vertici nazionali. Alla fine sembrerebbe chiaro a tutti che il Nuovo centrodestra stia attendendo solo il momento giusto per rompere con Caldoro e sposare definitivamente il progetto del centrodestra, riprendendo così quello nazionale. Sul tavolo delle trattative Alfano (Angelino) avrebbe calato anche il suo nome per la Campania. Ossia Raffaele Calabrò, un tempo legatissimo al governatore Caldoro, tant’è che è stato di fatto l’assessore regionale alla sanità durante il periodo del commissariamento. Naturalmente quella di Calabrò sarebbe solo una mossa per riprendere la trattativa con gli uomini di Renzi, impegnati in questi giorni a superare definitivamente le primarie e quindi la sfida tra De Luca e Cozzolino. Dal Pd la rosa dei nomi resta invariata: Orlando, Amendola, Ranieri e Migliore. Proprio il premier, però, a partire dai prossimi giorni, anche in seguito all’ultimo vertice napoletano, potrebbe scendere in campo e sciogliere ogni riserva spianando la strada ad un accordo allargato con i centristi. Dunque con Ncd ed Udc che, dalla loro, dovranno fare i conti, però, con una probabile scissione. A partire da Sommese e Nappi, intenzionati a riproporre il modello Caldoro. A quanto pare i due assessori regionali starebbero già pensando ad una lista civica a supporto del Governatore. A breve il quadro potrebbe essere più chiaro e per Vincenzo De Luca sarà il tempo delle decisioni. Se dovessero essere annullate le primarie del primo febbraio (cosa assai probabile a questo punto), il sindaco di Salerno avrebbe due strade: la corsa solitaria con “Campania Libera” ed altre liste civiche (che raggrupperebbero anche esponenti del centrodestra), oppure prendere l’ancora di salvataggio offerta dal Pd, ossia la candidatura del figlio Roberto nella lista regionale del Pd.