di Arturo Calabrese
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni conta ben due aree marine protette. Santa Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi e della Masseta sono due luoghi ove la tutela dell’ambiente e della biodiversità sono massime. Valore aggiunto, sia in esse che in altre zone del Parco, è la annuale nidificazione della tartaruga Caretta Caretta sulle spiagge. Nelle aree marine protette del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, ogni anno tra maggio e agosto, si rinnova un evento naturale di rara bellezza: il ritorno delle tartarughe sulle spiagge dove sono nate per deporre le uova. Questo straordinario fenomeno, che affonda le radici nel ciclo vitale millenario di questa specie, trasforma il litorale cilentano in un luogo di osservazione privilegiato, capace di attrarre naturalisti, turisti e famiglie desiderose di assistere a uno spettacolo emozionante. La deposizione e la successiva schiusa delle uova rappresentano momenti di grande suggestione, in cui la meraviglia della vita che si rinnova si intreccia con l’importanza della tutela ambientale. Al calare della sera, le piccole tartarughe emergono dalla sabbia e, guidate dall’istinto, iniziano il loro delicato percorso verso il mare, affrontando fin dai primi passi numerose sfide. La sopravvivenza di questa specie, minacciata da fattori come l’inquinamento marino, il disturbo umano e il cambiamento climatico, è strettamente legata alle attività di monitoraggio e protezione condotte dal personale delle aree marine protette e da associazioni di volontariato. Il loro lavoro comprende la sorveglianza dei nidi, la raccolta di dati sul numero di uova deposte e il tasso di schiusa, oltre a interventi mirati per salvaguardare gli esemplari più vulnerabili. Per chi desidera vivere da vicino questa esperienza unica, sono numerose le iniziative organizzate sul territorio: escursioni notturne per osservare la nidificazione, visite guidate ai nidi e alle aree di schiusa, attività di educazione ambientale e laboratori didattici per bambini. Questi percorsi non solo permettono di ammirare un evento affascinante, ma contribuiscono anche a diffondere la consapevolezza sull’importanza della conservazione marina, stimolando il rispetto e la protezione di un ecosistema tanto fragile quanto prezioso. Decine i nidi che ogni anno si contano sulle spiagge cilentane da Capaccio Paestum a Sapri. Un’esperienza unica che la natura offre come suo regalo e che come tale deve essere valorizzato, difeso, tutelato. Per questo motivo, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, insieme ad organizzazioni, associazioni, volontari, professionisti, è fautore di campagne di assistenza ai nidi con una copertura di 24 ore su 24 fino alla schiusa e alla corsa delle piccole tartarughe verso il mare e verso la vita. È questa una perfetta metafora del ciclo della vita e della natura, elementi facenti parte di ognuno di noi da difendere e tramandare ai posteri. Davanti a tale bellezza si può solo rimanere fermi ed estasiati ad ammirare un qualcosa di unico ed irripetibile. Tra gli obiettivi dell’ente Parco c’è la protezione della specie e la salvaguardia dei vari esemplari.





