di Arturo Calabrese
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni offre una serie di spettacoli della natura. La costa compresa tra Palinuro e Camerota rappresenta uno dei tratti più suggestivi del Cilento, un vero paradiso per gli appassionati di immersioni. Qui, le imponenti falesie calcaree e i fenomeni di carsismo hanno plasmato un ambiente unico, dando vita a spettacolari grotte marine che attirano subacquei da ogni parte del mondo. La ricchezza naturalistica di quest’area è straordinaria: risorgive di acqua dolce, praterie di posidonia e una grande varietà di fauna marina rendono il mare un habitat ideale per numerose specie. Tra melobesie, spugne, madrepore, gorgonie, serpule, briozoi e ascidie, il paesaggio sottomarino si presenta come un mosaico di colori e forme che incanta chiunque vi si immerga. Tra i siti più celebri spiccano le grotte di Capo Palinuro, autentici gioielli naturali: la Grotta Azzurra, la Grotta della Cattedrale, la Grotta d’Argento, la Grotta del Sangue, la Grotta Sulfurea e la Grotta dei Monaci. Ognuna custodisce peculiarità e atmosfere irripetibili, ma richiede prudenza per la particolare conformazione della roccia e la presenza di esalazioni di idrogeno solforato. Oltre alle grotte, un’altra meraviglia del territorio è il Canyon di Capo Palinuro, un itinerario di immersione molto apprezzato, con pareti rocciose che raggiungono i 40 metri e numerosi anfratti da esplorare. Grazie alle escursioni in barca e alle immersioni, è possibile vivere esperienze indimenticabili a contatto con una natura incontaminata. Le praterie di posidonia, le sorgenti sottomarine e la varietà di organismi marini rendono il Parco del Cilento una meta ideale per chi desidera una vacanza immersa nella bellezza del mare e nella magia dei suoi fondali. Il mare è tra i punti di forza ed infatti il Parco conta ben due aree marine protette. L’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate, istituita nel 2009 all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, si estende su 7.095 ettari di mare e 2 ettari di costa, rappresentando un tesoro di biodiversità tutelato per preservarne la bellezza naturale. I fondali custodiscono la Posidonia Oceanica, rifugio e nutrimento per numerose specie di pesci e crostacei, mentre madrepore, gorgonie, ricci di mare, briozoi e spugne arricchiscono l’ecosistema marino, offrendo uno spettacolo unico agli amanti della natura. L’area è suddivisa in tre zone con differenti livelli di tutela: la Zona A, riserva integrale, vieta la balneazione; la Zona B, riserva generale, consente balneazione e navigazione limitata a 5 nodi, con la Sottozona B1 nei pressi della pineta di Licosa che rappresenta un luogo di straordinaria bellezza; la Zona C, riserva parziale, presenta limitazioni circoscritte. I fondali ospitano corallino e ampie praterie di Posidonia Oceanica, proteggendo specie rare come il Pesce pappagallo mediterraneo e la Siriella Castellabatensis. Nella Baia Arena di Ogliastro Marina si assiste spesso alla deposizione di uova di tartaruga Caretta Caretta, mentre la “rossa di Licosa”, triglia di scoglio locale, vive tra Ogliastro Marina e Punta Licosa. L’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta si estende dalla Torre dello Zancale, a Marina di Camerota, fino a Scario, nel Golfo di Policastro, con 13,808 km di costa tra insenature, grotte, spiaggette, rade e sorgenti sottomarine come la Grotta Azzurra, la Grotta del Noglio, la Cala Bianca, la Grotta degli Infreschi, la Piscina degli Iscolelli, la Sorgente di Santa Caterina, la Cappella di San Lazzaro, le spiaggette della Masseta e l’orto botanico naturale del Marcellino. Questa terra, culla della dieta mediterranea, unisce miti antichi e natura rigogliosa, offrendo coste incontaminate, grotte da esplorare e colline profumate di cedro e ulivi, percorribili lungo le antiche mulattiere, dove ogni visita diventa un viaggio tra storia, bellezza e biodiversità.





