di Arturo Calabrese
Un grosso tubo in amianto gettato sulla spiaggia a Palinuro, in una delle aree del Cilento tutelate dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e simbolo di un intero territorio.
Il rifiuto, particolarmente pericoloso per la salute umana essendo cancerogeno, è lì almeno dal mese di settembre. A denunciarne la presenza fu l’attivista per i diritti dei disabili Christian Durso, vicino anche alle tematiche ambientali, nel mese di settembre del 2024. Durso aveva scritto alla Guardia Costiera di Palinuro e alla polizia locale di Centola. Non sono arrivati riscontri e quindi l’attivista è andato avanti, investendo il difensore civico.
Il dirigente Vincenza Vassallo ha dunque scritto all’ente comunale chiedendo “al fine di effettuare una istruttoria, nei limiti delle competenze di questo ufficio, si chiede di trasmettere, entro quindici giorni dalla ricezione della presente, ogni utile documentazione per valutare quanto asserito”. Adesso, con l’intervento dell’istituzione, si potrà finalmente fare luce sulla situazione. «
Siamo in un’area protetta – dice l’attivista – non è possibile che ci sia questo scempio. Ho segnalato a chi di dovere senza ottenere risposta, non ho inviato una pec, lo ammetto, ma non credevo fosse necessaria per avere una risposta». Mentre rilascia queste dichiarazioni, Durso è sul posto, su quel Molo dei Francesi entrato nella storia per la sua bellezza e per essere stato per anni meta di viaggi proprio di turisti d’Oltralpe.
Oggi, però, non è più come un tempo e le criticità sono tante, molte delle quali sono state denunciate proprio da Durso. In qualche caso ancora sta ugualmente attendendo risposta da parte dei responsabili.