Nella giornata di ieri l’onorevole Maria Chiara Gadda, fautrice e prima firmataria della legge 166 del 2016 sullo spreco alimentare, la senatrice Raffaella Paita, il consigliere regionale Tommaso Pellegrino e Nicola Caputo assessore con delega all’Agricoltura della Regione Campania, hanno visitato alcune realtà del terzo settore del Salernitano, tra cui la Caritas e la mensa Tommaso Maria Fusco di Pagani. Qui gli esponenti politici di Italia Viva sono stati accompagnati da Anna Rosa Sessa e Santino Ruggiero, consiglieri comunali del Comune di Pagani. L’onorevole e la senatrice sono arrivate verso le 16 presso il Carminello ad Arco, luogo che ospita la mensa e Caritas, e sono state accolte da don Flaviano Calenda, parroco della chiesa Santissimo Corpo di Cristo nonché ideatore delle due strutture caritative, e da alcuni responsabili legati al terzo settore del territorio paganese: Michele Pepe presidente di Papa Charlie Pagani e dottor Gerardo Cardillo responsabile di Agro Solidale. «Oggi – spiega la senatrice Raffaella Paita – è stata una giornata dedicata quasi completamente a un giro di ascolto e conoscenza nel mondo sociale nella provincia di Salerno». Continua Paita, «l’onorevole Gadda ha realizzato una legge innovativa sullo spreco alimentare, che ha aiutato il terzo settore nelle sue varie articolazioni, dunque sta producendo i risultati positivi che abbiamo messo in campo noi di Italia Viva». Segue l’onorevole Maria Chiara Gadda, «la legge 166 nasce nel 2016 per rispondere a un tema molto grave, che è la povertà alimentare e sanitaria. Una legge che ha funzionato in questi anni e ha consentito a realtà come queste (Caritas e mensa) di recuperare le eccedenze e destinarle alle persone più bisognose. I bisogni delle famiglie oggi sono tante a causa dell’inflazione che veramente influisce sui bilanci familiari, per questo, dopo la pandemia da Sars-CoV-2, ho presentato un emendamento che ha modificato la legge 166 estendendo il paniere di beni donabili. Questo lo voglio dire perché tante aziende del territorio possono essere interessate a sostenere attività del terzo settore che svolgono molte attività di interesse generale a favore delle persone più bisognose. Quindi ci sono agevolazioni fiscali se si donano alimenti, farmaci, tessili, libri, giocattoli, prodotti di cartolerie e cancelleria, computer, etc.». L’onorevole fa inoltre un commento sulla Caritas e mensa Tommaso Maria Fusco, «queste realtà sono il cuore pulsante del nostro Paese, perché molte volte il bisogno non è solo economico, non è solo alimentare, ma oggi la vera malattia della nostra società è la solitudine. Quindi le realtà come queste si prendono in carico le persone ma anche la loro esigenza di condividere i problemi, di andare alla radice delle difficoltà». È stato un dialogo fruttuoso quello tra don Flaviano Calenda, l’onorevole Gadda e la senatrice Paita, «ci hanno aperto la mente – sottolinea Calenda – su alcune cose che possiamo appoggiare con questa legge che può migliorare sia la Caritas che la mensa». «Si parla di spreco alimentare – spiega Calenda – noi della Caritas non lo facciamo, anzi, vorremmo che le tante aziende, i tanti supermercati e ristoranti donassero gli alimenti ai bisognosi, piuttosto che buttarli». Conclude, «noi assistiamo circa 320 famiglie con la Caritas, mentre la mensa distribuisce oltre 100 pasti ai bisognosi».
Marco Visconti