PAGANI. Appena “dipinte” sull’asfalto e già sono diventate fonte di protesta. Si tratta delle famose strisce blu destinate alla sosta a pagamento che sono comparse ieri in via Ferrante a Pagani. Il fatto era ben noto dallo scorso aprile, quando la giunta ha deliberato il provvedimento, individuando tra le nuove aree da destinare a parcheggio a pagamento anche la zona adiacente l’auditorium di piazza Sant’Alfonso, ma in molti erano pronti a scommettere ad un ripensamento. Ed invece, come da previsione, è spuntato il blu su strada. Il tratto viario dedicato alla sosta delle auto, che fino a poco tempo fa era letteralmente invaso, stranamente ieri si presentava agli occhi dei cittadini deserto. Quasi una forma silenziosa di protesta, o forse più probabilmente un vero e proprio disorientamento. I cittadini, soprattutto i residenti, si preparano, diversamente, ad una battaglia con amministrazione comunale. «Per noi residenti in zona – spiegano – già trovare parcheggio è un’impresa impossibile, ora mettono anche le strisce blu. Davvero è vergognoso». Qualcun altro sottolinea, di rimando, l’assenza delle strisce bianche, previste dalla legge. «Non vedo posti liberi, cioè non a pagamento, nel circondario. E’ completamente fuori legge». Poi, chi pensa di adeguarsi si prepara alla ricerca del tagliando per la sosta. «Non vedo parcometri in zona. Ci forniranno il gratta e sosta i bar. Questo era rimasto l’unico posto vivo della città, faranno morire anche questo». In verità, l’idea, forse un po’ contorta, nasce dalla difficoltà di gestire il flusso del traffico soprattutto nelle ore di apertura e chiusura delle scuole. Gli autobus hanno difficoltà a muoversi nel tratto che incrocia via Ferrante con via San Domenico e questo provoca, molto spesso, un blocco totale del traffico, per la presenza di auto parcheggiate in ogni dove. E la protesta, inevitabilmente, corre sul web. «E’ assurdo – scrive un papà – Questa bella pensata viene fuori proprio con l’inizio dell’anno scolastico. Invece di prevedere la possibilità di parcheggio temporaneo per gli accompagna i figli a scuola, magari questi pretendono il pagamento pure per 1 minuto». La presenza di due scuole pubbliche nei dintorni, la scuola elementare “Rodari” e la scuola media “Criscuolo”, non può che alimentare la polemica. Gli stalli previsti sono appena quindici, ma le auto che giungono la mattina, pochi minuti prima del suono della campanella sono molti di più. Ed aumentano soprattutto nei giorni di pioggia. «Che pretesa dire parcheggiassero a Vasca Pignataro – continuano i genitori – Vorrei vedere loro sotto la pioggia, bimbi piccoli al seguito con tanto di zaino sulle spalle ed ombrello in mano farsi quel tratto di strada, certo non breve. Assenza di marciapiedi e auto che sfrecciano su via San Domenico». A chi suggerisce, «forse il comune vuole far cassa», c’è pure chi risponde «Facessero le multe a chi guida senza cintura e parlano contemporaneamente al telefono cellulare. Sai quanti soldi». Lucia Trotta
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