Pagani, l’inefficienza del sindaco De Prisco - Le Cronache Provincia
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Pagani, l’inefficienza del sindaco De Prisco

Pagani, l’inefficienza del sindaco De Prisco

Pagani, centro dell’Agro Sarnese Nocerino e che in passato è stato suo punto di riferimento, continua a denunciare défaillance: perdere pezzi, quotazioni e considerazioni da parte delle giovani leve. Il centro paganese, infatti, in chiara fase di ‘caduta libera’ facendo registrare cali esagerati e segnali di anarchia totale. Cose che potrebbero, purtroppo, determinare lo ‘stato di annessione’ ad altro Comune già in fase di continua crescita. Dispiace dirlo ma l’ex centro del commercio dell’Agro … rischia seriamente un commissariamento per ‘incapacità amministrativa’ e diventare frazione di altro Comune … molto probabilmente di Nocera Inferiore. Tutto questo lo dobbiamo a questa scellerata amministrazione comunale che appare completamente ‘ingessata’ oltre che a rivelarsi ‘incapace’ di assumere decisioni che possano migliorare la qualità della vita cittadina. Certo è che, oggi come oggi, tentare di muovere critiche all’Amministrazione di questo centro dell’agro, ed in particolar modo al primo cittadino, appare molto facile … soprattutto se vogliamo ricordare tutto ciò che è stato detto e scritto nel programma elettorale e che puntualmente non si è realizzato. ‘Dare addosso’ a quest’esecutivo che supporta (oramai è palese) il peggior sindaco che Pagani abbia mai avuto, non è impresa difficile. Ma facciamo un passo indietro: si veniva dall’esperienza, pur catastrofica, del sindacato Bottone; al rinnovo della classe dirigente, alle elezioni, il popolo s’aspettava un netto cambiamento di rotta ed un impegno a voler ricostruire i mali di questo che è diventato un semplice agglomerato di case (definito centro urbano) dal quale i giovani fuggono per recarsi altrove. Dunque, ultime amministrative del 2020: Pagani sceglie il nuovo sindaco della speranza. Al ballottaggio, ovviamente finiscono in due. Raffaele Maria De Prisco che, dati alla mano, ottiene 9.356 preferenze (pari al 63,76%) mentre l’avversaria (Enza Fezza) ne conquista 5.318 voti, raggiungendo una percentuale del 36,24. Ciò ovviamente determina l’investitura della coalizione di De Prisco, ex ‘Alleanza Nazionale’ ed ex missino. Nel 2020, dunque, il popolo sceglie il suo alfiere il quale non fa altro che arroccarsi nelle mura del Palazzo … rifiutando qualsiasi colloquio o confronto con alcuno. Nella maniera più assoluta. Tutto questo nonostante il popolo sovrano deleghi al primo cittadino ed alla giunta il compito di raddrizzare tutti i mali che affliggono il centro dell’agro. Tanta è la speranza, di contro due volte tanta è la delusione di una comunità che è resta destinata a pagare esclusivamente tasse … a fronte di servizi scarsi o quasi inefficienti. Un’amministrazione che tende a decidere in maniera monocratica senza mai confrontarsi con alcuno ed un sindaco, che si nasconde dietro la falsa apparenza di ‘scout’, che decide da solo e spesso senza confrontarsi con l’esecutivo. Un chiaro esempio di come possa essere ricordato il periodo più brutto della Storia d’Italia. Eppure avevamo, tempo fa, sentito un assessore con delega ai ‘Lavori Pubblici, Infrastrutture ed Edilizia Scolastica’. Oddio, qui non vogliamo ‘buttare la croce’ su questo membro dell’esecutivo ma su quello che il sindaco De Prisco ha poi deciso di fare del Piano Triennale delle Opere. L’assessore, che allora aveva una diversa visione delle cose, ammise ampiamente l’esistenza delle criticità sulle quali intervenire: si fece cenno sul ripristino di almeno una ventina di arterie cittadine da riasfaltare … escludendo, in sede d’appalto, che ditte vincitrici facessero tutto per bene senza risparmiare sull’asfalto. Cosa non accaduta e le buche cominciano a farsi vedere! Il primo cittadino, diversamente da quanto scritto nel Piano Triennale ha dribblato alcune cose: l’inguardabile condizione di Piazza D’Arezzo ne è la foto che rappresenta perfettamente tutto: proprio dinanzi alla sede istituzionale del Municipio. Nulla è stato fatto per poter trasformare la piazza in un’isola felice, incentivando le nuove attività ad insediarsi in quel luogo che avrebbe spinto altrove lo squallido parcheggio. E dai, sindaco dal volto di boy scout, cosa ci vuole per liberare questa piazza ed a rifare la facciata di un Municipio che pare crollare da un momento all’altro? Il nuovo parcheggio? L’assessore al ramo disse: «Per quello riguarda la nuova area da adibire a parcheggio ho chiesto un incontro con il proprietario del terreno che è alle spalle del palazzo De Pascale. Questo servirà a liberare la piazza e trasformare, appunto, il terreno che si trova dietro lo stabile De Pascale a definitivo parcheggio. Come arrivare alla nuova area di sosta? Da una nuova strada che dovrà partire da via Carlo Tramontano, lato sud variante, sino a giungere nell’area che sostituirà il parcheggio attuale. Occorrerà creare, poi, una pedonale … una volta raggiunta l’area di sosta, pedonale che consentirebbe di arrivare a piedi in piazza D’Arezzo che a questo punto sarebbe un vero salotto e priva di auto.» Questa è una delle tante cose che il De Prisco ‘scout’ non ha ritenuto di fare … oltre all’isola pedonale. Ultimamente, in sede di programmazione dell’estate, privilegiando chi non può permettersi di andare in vacanza e offrendo un doveroso occhio di riguardo alle fasce anziane del centro di questo Comune, De Prisco decide d’emblée che piazza Sant’Alfonso sarebbe stata vietata agli spettacoli e soprattutto alle spensierate danze dedicate agli anziani costretti a restare in questo paese e con il gran caldo che sta massacrando la gente. Una decisione nettamente impopolare, dittatoriale e presa soprattutto senza confrontarsi con chi di dovere. Esiste un assessore al ramo che è stato surclassato … questo appare un atto di ‘delirio d’onnipotenza’, un chiaro atto di forza. Dobbiamo forse ricordare che purtroppo non è più ‘quel’ tempo? La querelle ‘spettacoli si spettacoli no’ che ha investito Piazza Sant’Alfonso scoppia comunque e tra opposizione e maggioranza risicata … quindi vien fuori prepotentemente un bubbone: due associazioni chiedono di poter tenere serate danzanti dedicate a quegli anziani costretti a passare l’estate nell’afa e nel caldo torrido: la prima associazione ha un protocollo datato 20 maggio 2024 con numero 0020818 mentre la seconda riceve, almeno per quello che ci è dato sapere, un’autorizzazione esclusivamente verbale … questo non va bene e non è assolutamente concepibile bypassare un’associazione che ha la precedenza in sede di numerazione e data di Protocollo Generale, A determinare le priorità è solamente il Protocollo Generale ma cosa accade: la seconda associazione riceve autorizzazione presumibilmente senza passare per l’ufficio preposto al protocollo e dulcis in fundo riesce a fare serate in Piazza S. Alfonso, la piazza del divieto. A questa associazione, forse rivoltasi in modi inurbani, riesce ad ottenere due serate danzanti proprio nella piazza negata. Un sindaco che qui non riesce nemmeno ad imporsi ed a far rispettare una decisione, sia pure opinabile ma che tanto ricorda i regimi. Morale della favola è l’ennesima magra figura di un’amministrazione che si dichiara allo sbando e che forse ha capito che ha solamente sciupato cinque anni di mandato … senza risolvere alcunché. Staremo a vedere come va a finire.

Antonino Ianniello