
Il silenzio da parte dei soci, i comuni di Pagani e Nocera Inferiore, riguardo alle problematiche sollevate sul funzionamento del Mercato Ortofrutticolo di Pagani-Nocera continua a suscitare preoccupazione. A lanciare l’allarme è il sindacalista Tonino De Michele, che ha deciso di avvalersi di un legale per fare chiarezza sulle condizioni lavorative all’interno della struttura e per difendere i diritti dei lavoratori. Nei giorni scorsi, sono giunte segnalazioni riguardo alla presenza di rifiuti accumulati all’interno del mercato. In risposta alle critiche, il liquidatore Mirko Apa ha dichiarato che la situazione sarebbe sotto controllo, ma il sindacalista De Michele non sembra credere alle sue parole. Secondo De Michele, la situazione non rispetta le normative, e oltre ai rifiuti biodegradabili, ci sarebbero anche altri tipi di rifiuti non raccolti nelle aree apposite. “Quello che sta succedendo è inaccettabile”, afferma De Michele. “Soresa aveva organizzato una gara d’appalto per lo smaltimento dei rifiuti al Mercato Ortofrutticolo, che è stata vinta dalla Tekra. Tuttavia, i lavoratori sono obbligati a raccogliere i rifiuti manualmente, in condizioni igieniche e di sicurezza inadeguate, quando dovrebbero essere utilizzati mezzi idonei. Ho denunciato questa situazione più volte, ma nessuno sembra occuparsene”, prosegue De Michele. Il sindacalista aggiunge anche che, secondo quanto riferito da alcuni dipendenti, la Tekra non starebbe rispettando nemmeno i contratti collettivi nazionali di lavoro. Sebbene l’appalto per lo smaltimento dei rifiuti scada quest’anno, è stata concessa una proroga fino al 2026, suscitando dubbi sulla gestione e sull’efficacia del servizio. Le preoccupazioni di De Michele si estendono anche al futuro del Mercato Ortofrutticolo. Nonostante il ruolo cruciale del mercato per l’economia locale, la sua gestione, attualmente in liquidazione, sembra essere trascurata dalle amministrazioni locali. I sindaci di Pagani e Nocera Inferiore, infatti, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione. “La cosa più strana è che i soci, cioè i due sindaci, non abbiano mai preso una posizione. Non si sono mai espressi sull’andamento di questa situazione, e questa indifferenza è davvero preoccupante”, conclude De Michele. “Non solo le normative per la sicurezza dei lavoratori non vengono rispettate.” Secondo fonti interne, la preoccupazione riguarda non solo la gestione dei rifiuti, ma anche la mancanza di una visione chiara sul futuro del Mercato, dopo la fase di liquidazione. In attesa di sviluppi, resta da capire se le autorità competenti interverranno tempestivamente per risolvere le problematiche sollevate e garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative. La situazione attuale non solo mette a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma mina anche la fiducia della comunità nel corretto funzionamento di un’importante istituzione economica.