PAGANI. La calda estate dei partiti paganesi, dettata dall’esigenza di riformulare prima possibile l’assetto dell’esecutivo cittadino. La maggioranza tiene, ma scricchiola “leggermente” dai banchi di qualche esponente del movimento civico “Grande Pagani”, come per qualcuno di Forza Italia. Il sindaco, Salvatore Bottone, continua a tergiversare sul rimpasto di giunta.
Qualche nome, o più probabilmente, qualche delega, non sarebbe per lui scelta felice. Di certo, si aspetta almeno una posizione pubblica prima della seduta consigliare dedicata al bilancio, dove l’intera maggioranza sarà chiamata alla prova di “tenuta”.
La linea dei consiglieri, soprattutto per il gruppo civico che fa capo all’attuale presidente del Mercato Ortofrutticolo di Nocera Pagani, Vincenzo Paolillo, avrebbe più volte “minacciato” la sfiducia. Lo scontro tra il primo cittadino e Paolillo si riflette, inevitabilmente, sulla vita amministrativa di Palazzo San Carlo, ma anche sulle azioni della struttura consortile.
Dall’opposizione le cose non vanno meglio. Il partito democratico avrebbe richiesto in più occasioni una presa di adesione da parte dell’ex candidato sindaco, Angelo Grillo, la cui posizione di partito ancora oggi appare poco chiara. Tant’è che trascorsa l’estate i democrat sembrano intenzionati a sollecitare una “staffetta” in consiglio. Le dimissioni di Grillo, così come più volte chieste e offerte, ed il posto in aula al primo dei non eletti, Nicola Campitiello, vicino alle posizioni di Tino Iannuzzi. Sul fronte Fratelli d’Italia le cose non vanno meglio. L’abbandono di Salvatore Sorrentino, l’assenza, o mancata presenza nei fatti (criticata da più parti), degli altri consiglieri e la scelta di Gino Mongibello, subentrato a Massimo D’Onofrio, di non schierarsi con Fdi, non depone bene per i vertici provinciali. “Abbiamo per primi evidenziato lo scorso anno l’aumento delle tasse locali – spiega Massimo D’Onofrio, portavoce cittadino del partito. Denunciato più volte la mancanza di pulizia e sicurezza in città e x tali problemi recatomi più volte al Consorzio di Bacino e appellandomi per la sicurezza agli organi competenti.
Abbiamo ed ho prima di tutti manifestato preoccupazione per le sorti della Telis e prima di tutti allertato i massimi vertici del ministero, contestato la mancanza di una seria politica di intervento sociale ed altro ancora. Insomma la nostra opposizione a tratti è stata così dura che taluni dicevano che esageravamo mentre altri sostengono che e ‘ troppo soft..
Il nulla amministrativo a Pagani e non certo per colpa delle minoranze. L’immobilismo di questa amministrazione e’ così letale alla nostra città che è arrivata l’ora di mandarli a casa”.