Pagani, Cantiere di Via Pittoni: la rassicurazione del sindaco si rivela infondata - Le Cronache Provincia
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Pagani, Cantiere di Via Pittoni: la rassicurazione del sindaco si rivela infondata

Pagani, Cantiere di Via Pittoni: la rassicurazione del sindaco si rivela infondata

Nel mese di agosto 2024, in seguito al ritrovamento di materiale contenente amianto nel cantiere di via Tenente Marco Pittoni, il sindaco aveva dichiarato pubblicamente che “non vi era alcun pericolo per la cittadinanza”. Una posizione riportata dai media locali e rilanciata per spegnere timori e polemiche.

A distanza di oltre un anno, però, la realtà amministrativa racconta tutt’altro. Con una determinazione del 9 dicembre 2025, infatti, il Comune ha dovuto affidare ulteriori interventi di trasporto e smaltimento di terreno e amianto, ricorrendo al MEPA e coinvolgendo ditte specializzate.  

Gli atti comunali parlano espressamente di “terreno frammisto ad amianto”, lasciando intendere che non si trattava di un problema marginale o rapidamente risolto, bensì di una presenza diffusa nel sottosuolo, tale da richiedere successive analisi, verifiche, sospensioni e nuovi affidamenti.  

Una gestione lunga, costosa e tutt’altro che conclusa

Dai documenti emerge una serie di passaggi tecnici che proseguono ben oltre la prima sospensione dei lavori. Si va dal coinvolgimento di professionisti incaricati, ai sopralluoghi ASL, alla necessità di ulteriori saggi di scavo, fino allo smaltimento classificato come rifiuto pericoloso.  

La procedura ha comportato impegni economici che superano i 120mila euro più IVA, un costo tutt’altro che irrilevante per un intervento che inizialmente era stato presentato come privo di rischi effettivi.  

La dichiarazione del sindaco “smentita” dai fatti

Alla luce di quanto riportato negli atti ufficiali, appare evidente che la dichiarazione pubblica del sindaco fosse quantomeno prematura e oggi superata dai fatti. La narrazione iniziale, basata sulla rassicurazione, si è rivelata fallace alla prova degli sviluppi amministrativi successivi.

Chi informava i cittadini durante l’anno di sospensione?

La vicenda solleva un tema che va oltre la tecnica: perché i cittadini non sono stati aggiornati progressivamente? E perché la comunicazione istituzionale ha escluso fin dall’inizio l’ipotesi di un rischio, poi smentito dagli stessi procedimenti adottati dal Comune?

Un caso emblematico per trasparenza e salute pubblica

Il cantiere di via Pittoni non è più soltanto una questione edilizia, ma un caso emblematico di gestione ambientale, comunicazione pubblica e responsabilità istituzionale. Perché, alla fine, non sono le dichiarazioni a garantire la sicurezza dei cittadini, ma la corrispondenza tra ciò che viene detto e ciò che emerge dagli atti.