di Monica De Santis
Di tempo ne è passato, ma ora sembra che si sia giunti alla fine. Questa mattina, nel corso dell’odierna seduta di giunta gli assessori ed il sindaco dovranno dare il via libera alla pubblicazione del bando per l’affidamento dell’Ostello Ave Gratia Plena di via Dei Canali, chiuso dallo scorso mese di novembre. Ad annunciarlo, l’assessore Alessandro Ferrara, che si augura tempi brevi, così da poter restituire alla città una struttura che è sempre stata fondamentale per l’accoglienza. “Tutta la vicenda relativa all’Ostello di via dei Canali ha avuto inizio poco dopo la mia nomina ad assessore – ha spiegato Ferrara – ho cercato di seguire tutto l’iter. Non è stato facile, ma dall’inizio avevo promesso che la struttura sarebbe stata riaperta e restituita alla città e ho lavorato per questo. Ora finalmente il bando è pronto. Domani (oggi per chi legge, n.d.r.) in giunta dobbiamo approvare la pubblicazione del bando. Poi ci sono i tempi tecnici, ma sono fiducioso che a breve potremo riavere la storica location nuovamente fruibile ai tanti turisti che negli anni l’hanno scelta come punto di alloggio”. L’ostello dell’Ave Gratia Plena, lo abbiamo detto, è chiuso dallo scorso mese di novembre, ovvero da quando la società che gestiva diversi ostelli in Italia, e che era fallita da anni, su richiesta del curatore fallimentare, non fu costretta alla restituzione delle chiavi. Così, anche coloro che per anni avevano continuato a tenere aperta la struttura, furono costretti ad un’immediata chiusura, non potendo opporsi ad una decisione del tribunale. Chiavi che poi sono state consegnate al legittimo proprietario, ovvero il Comune di Salerno. Da quel momento, è iniziato, un po’ lentamente e non senza polemiche, l’inter burocratico, per cercare di riaffidare, mediante bando pubblico, l’Ostello situato nel cuore del centro storico di Salerno. L’Ostello di via Canali, poi è stato al centro anche di un’altra vicenda, legata questa volta alla guerra in Ucraina. Da più parti, infatti, si era chiesto al Comune di aprire la struttura ai profughi giunti in città, dandola in affidamento, per tre mesi, a Padre Ivan, il sacerdote della chiesa cristiano ortodossa ucraina. Ma questa richiesta, fatta al primo cittadino, anche da diversi consiglieri comunali di maggioranza, non è mai stata presa in considerazione. Motivazione? “Dobbiamo riaprirlo per i turisti che verranno in vacanza a Salerno in primavera e in estate”. Ma i tempi purtroppo non sono coincisi con le volontà dell’amministrazione e la primavera è saltata. Non resta che guardare all’estate, sperando che la struttura venga davvero riaperta. Tutto ovviamente dipenderà da oggi e da quello che deciderà la giunta comunale.
