
Toccherà ai giudice del Riesame valutare la posizione di Vincenzo D’Andrea e Vincenzo “Ciro” Villacaro, accusati dell’omicidio di Fabio Petrone. Domani i giudici del tribunale della Libertà discuteranno il ricorso presentato dai legali difensori Massimo Torre e Antonio Boffa. D’Andrea e Villacaro sono ritenuti dalla procura di Salerno (l’inchiesta è stata coordinata dal pm Rosa Volpe e conclusa da Rocca Alfano) i presunti killer e mandanti dell’omicidio di Fabio Petrone, il salernitano ucciso nella notte tra l’11 e il 12 agosto 2007, all’uscita dello svincolo autostradale di Baronissi. In carcere sono stati notificati le ordinanze di custodia cautelare a Vincenzo (detto) Ciro Villacaro, ritenuto il mandante dell’assassinio, e Vincenzo D’Andrea, il presunto esecutore materiale del delitto. Sul registro degli indagati anche altre persone, tra i quali un avvocato salernitano I due si trovavano già in carcere e D’Andrea è stato condannato in abbreviato a 30 anni di reclusione (sentenza non definitiva) per un altro omicidio, quello di Donato Stellato. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla Dia di Salerno e, integrate dalle intercettazioni eseguite tra il 2013 ed il 2014, corroborate dalle dichiarazioni rese da Ciro De Simone (detto ” ‘o Limone”), Pasquale Di Fiore e Walter Castagna, hanno dimostrato che l’omicidio Petrone è strettamente connesso a quello Stellato (ricondotto al progetto per l’ affermazione criminale dell’avverso gruppo, inquadrato nel clan D’Agostino storicamente egemone nel capoluogo salernitano, all’epoca diretto da D’Andrea e Villacaro) . Petrone, era organico al gruppo D’Andrea,/Villacaro, è stato barbaramente trucidato dai suoi stessi sodali con 4 colpi d’arma da fuoco, di cui uno al volto, poiché aveva confidato nell’ambiente la sua diretta partecipazione all’omicidio di Donato Stellato. Domani il caso approda al Riesame.