Nuove tasse per i salernitani, Celano attacca - Le Cronache
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Nuove tasse per i salernitani, Celano attacca

Nuove tasse per i salernitani, Celano attacca

di Erika Noschese
In attesa del consiglio comunale, che dovrebbe tenersi il prossimo 29 dicembre, è già battaglia tra i consiglieri di opposizione per il patto Salva Comuni che fa registrare aumenti importanti a partire dall’Irpef. A contestare la scelta dell’amministrazione comunale l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati: «Il patto Salva Comuni altro non è che l’ennesimo tentativo – anche ben riuscito purtroppo – di mettere in difficoltà la comunità salernitana, con aumenti esponenziali nonostante le vane rassicurazioni dell’assessore al Bilancio – ha dichiarato il deputato salernitano – Ciò che emerge sono le difficoltà che vivranno i salernitani per i prossimi anni per una manovra che poteva essere evitata il comune di Salerno è in predissesto e ora è innegabile, avrebbero potuto e dovuto ammetterlo fin dall’inizio senza grandi proclami. È l’ennesimo certificato fallimento di un’amministrazione di centro-sinistra ormai giunta al capolinea. Dobbiamo ricordare che Salerno registra oggi la Tari più alta d’Italia con un servizio pari a zero dato le strade sono sporche, ci sono rifiuti ovunque e “di artista” ci sono solo le discariche a cielo aperto». Duro attacco anche dal capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano: «Dalla bozza di accordo con la Presidenza del Consiglio emerge in tutta la sua drammaticità la ormai trentennale scellerata gestione del sistema deluchiano che, nonostante abbia tartassato i cittadini salernitani, abbia cementificato ogni spazio della città per “far cassa”, non sia in grado di offrire servizi efficienti alla città, ha dissipato incredibili risorse al fine di foraggiare il consenso e l’apparato di potere. Per decenni si è proceduto impegnando risorse palesemente aleatorie ed indebitando all’inverosimile le generazioni future», ha detto evidenziando che «i nodi, ormai, sono venuti al pettine. Per tentare di perseguire il riequilibrio strutturale del bilancio ed al fine di riassorbire il disavanzo e, soprattutto, per evitare il default che avrebbe avuto spiacevoli conseguenze patrimoniali e politiche per gli amministratori che hanno devastato la città, è ora necessario mettere ancor più le mani nelle tasche dei salernitani, aumentare l’addizionale Irpef, accrescere tutte le tariffe, svendere il patrimonio cittadino più attrattivo e consentire di costruire immobili nelle poche aree residue del centro cittadino (piazza Mazzini, parcheggio adiacente al Grand Hotel). A votare il provvedimento saranno gli amministratori che si definivano “amici di Salerno”, etichettando come “nemici” coloro che, leggendo bilanci e dati, da tempo manifestavano legittime preoccupazioni sull’azione amministrativa progressista che ha sempre mirato al controllo sociale della città, piuttosto che all’interesse della comunità – ha aggiunto il forzista – Tutto ciò, purtroppo, è stato possibile anche per un non più tacibile “strabismo” delle Istituzioni demandate ai controlli e più volte aditi ed anche per il silenzio assordante di una classe intellettuale e borghese cittadina, troppo spesso intimorita ed in alcuni casi asservita. Gli ordini professionali, le categorie produttive non possono e non devono più far finta di nulla. La città è di tutti noi, di chi nelle Istituzioni cerca di dare un contributo, ma anche di chi a Salerno vive, intraprende, è nato, di chi si dice della città innamorato. E’ ora il momento di reagire, tutti insieme, senza più titubanze né timori. Salerno è in preda ad un degrado senza precedenti, ha vissuto per anni di sogni e di annunci, nel mentre un cerchio ristretto vorace ed incapace ha sprecato risorse ed indebitato i salernitani ed i loro nipoti». Intanto, oggi a Palazzo di Città si terrà la riunione dei capigruppo in vista di quello che si preannuncia essere uno dei consigli comunali più infuocati.