Dieci anni di carcere per i pusher acrobati. Questa la decisione del Gup del Tribunale di Salerno Emiliana Ascoli che ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali difensori in accordo con il pubblico ministero Roberto Penna. In concreto è stata disposta la pena di tre anni e otto mesi, e ottomila euro di multa, per Luca Franceschelli (avvocato Michele Tedesco), tre anni e ottomila euro di multa per Maurizio Liguori (avvocati Agostino Allegro e Antonio Ferrari) e Andrea Cammarota (avvocato Ivan Nigro). Riconosciute anche le attenuanti generiche con giudizio di equivalenza. Inoltre il Gup del Tribunale di Salerno ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Ivan Nigro ed ha disposto la remissione in libertà per Andrea Cammarota per il quale il Gup ha disposto l’obbligo di dimora (ed il divieto di allontanarsi dall’abitazione dalle 21 alle 5 del mattino). La vicenda risale allo scorso 24 giugno. In manette finirono due vecchie conoscenze della malavita salernitana, Luca Franceschelli e Francesco D’Elia e due giovani incensurati. L’affaire è stato bloccato dall’immediato intervento della polizia di stato, da tempo sulle tracce di Franceschelli. Gli uomini della squadra mobile, all’epoca guidati dal vice questore Claudio De Salvo, entrarono in azione quando notarono D’Elia entrare nell’appartamento di Franceschelli con un borsone. In virtù dei precedenti dei due elementi sott’osservazione gli agenti hanno preferito entrare subito in azione. Gli uomini della mobile sorpresero i quattro giovani nel momento in cui si procedeva allo scambio dei 20 chili di hashish. Oltre Franceschelli e D’Elia finirono in manette anche Andrea Cammarota, classe 77’) e Maurizio Liguori. Francesco D’Elia, originario di Nocera Inferiore, aveva trasportato un grosso borsone a bordo di una moto. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Bonaventura Carrara, è stato giudicato separatamente ed ha patteggiato la pena a tre anni. Nell’appartamento era stato già notato, in precedenza, l’ingresso del pregiudicato salernitano Luca Franceschelli. I quattro, furono sorpresi a controllare il contenuto del borsone, tentavano la fuga, lanciandosi dal balcone dell’appartamento e portando con sé il borsone. L’opportuna predisposizione del personale della Squadra Mobile a cinturazione della palazzina ove era stato monitorato l’incontro, consentì di impedire la fuga dei quattro giovani che venivano immediatamente bloccati. Nel borsone fu rinvenuta sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di 20 kg. Ieri la sentenza del Gup del Tribunale di Salerno Emiliana Ascoli.
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