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Nodo Provincia, parla Morra

Nodo Provincia, parla Morra

di Mario Rinaldi

 

 

Subito dopo la vicenda giudiziaria che ha travolto l’attuale presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, il PD, insieme ad altre compagini di partito, sono a caccia del sostituto del sindaco di Capaccio-Paestum per la presidenza di Palazzo Sant’Agostino. Tanti i nodi da sciogliere: in primis la scelta di un candidato forte, autoritario e ben accolto dall’ambiente istituzionale di Palazzo S. Agostino; in secondo luogo, bisogna tenere in debita considerazione una questione di rispetto politico nei confronti della figura del presidente, attualmente sospeso, quindi formalmente ancora in carica. Altro aspetto è quello della impossibilità di fatto di Alfieri di ricandidarsi, salvo che non si dimetta dalla carica di sindaco di Capaccio-Paestum. In riferimento al primo aspetto preliminare, una figura di spicco, nell’attuale Consiglio Provinciale, è il capogruppo del PD, sindaco di Pellezzano e Consigliere Provinciale con delega alla Cultura Francesco Morra.

Sindaco Morra, ad oggi, lei si sentirebbe pronto per una candidatura alla presidenza della Provincia di Salerno?

“Mi permetto di giudicare la domanda quantomeno intempestiva per non dire inopportuna, considerato che, allo stato attuale, un Presidente c’è, anche se sospeso. Pertanto, per rispetto del Presidente Alfieri e della condizione che lo stesso sta vivendo in questo momento, ritengo sia sconveniente ed, in ogni caso, prematuro parlare, in questo momento, di eventuali successori. Considerato che, come detto, il Presidente è sospeso, l’intero Consiglio Provinciale e qualunque altro soggetto istituzionale fuori da questo contesto, non può, a mio avviso, avviare ragionamenti di questo tenore che rappresenterebbero delle “fughe in avanti” controproducenti e fuorvianti”.

Lei come giudica la vicenda Alfieri?

“Sicuramente non sono io, né chiunque altro che non abbia ruoli e funzioni di giudice, a dover valutare l’operato del Presidente Alfieri. Sul lato umano, posso affermare con certezza di conoscere una persona disponibile, di carattere, capace di ascoltare e mettersi al servizio di coloro che ne hanno bisogno e soprattutto molto legato ai valori e agli affetti familiari. Sul fronte istituzionale, la figura di Alfieri non la scopriamo oggi. Nel tempo, ha dato dimostrazione di essere un amministratore di grande spessore e competenza. Non a caso ha ricoperto più volte la carica di sindaco e da ultimo quella di presidente della Provincia di Salerno. L’auspicio è quello che possa chiarire al più presto, nelle sedi opportune, la sua vicenda giudiziaria e dimostrare la totale correttezza del suo operato. Io, come molti altri colleghi, restiamo convinti della totale estraneità ai fatti a lui ascritti”.

Ecco, sindaco, può dirci se il PD si sta già muovendo per individuare una figura in sostituzione di Alfieri, nel caso lo stesso si dimetta?

“Lei insiste ma io Le torno a ripetere, che è inopportuno e prematuro parlare di eventuali successori, in quanto un Presidente attualmente c’è, anche se sospeso. Quello che posso affermare, nel caso dovesse svilupparsi uno scenario diverso da quello attuale, è che ciascuno dei quattro sindaci PD che fanno parte dell’attuale Consiglio Provinciale, tra cui io, così come credo ogni altro sindaco del territorio provinciale, si rimetterà, come sempre, alle valutazioni del Partito di cui facciamo parte, essendo tutti al servizio del partito e del progetto politico che da anni abbiamo condiviso. Altro non avrei da aggiungere”.

Lei è il capogruppo del PD in Provincia. Il vicepresidente, non essendo sindaco, non si può candidare. Potremmo affermare che questo potrebbe essere un segnale di continuità.

“Anche il ruolo di capogruppo del PD che ricopro in Provincia è un dato di fatto e risponde alle logiche politiche di cui Le ho detto: progettualità, condivisione e riconoscimento dei ruoli e delle leadership. Pertanto, il ruolo che rivesto non condiziona alcuna scelta in ordine alle future ed eventuali decisioni che dovranno essere assunte. Posso solo affermare che i riconoscimenti che, fino ad oggi, mi sono stati tributati sono frutto di un lavoro costante, impegnativo che è stato sempre premiato da un ottimo riscontro in termini di preferenze. Come al solito, sarò a completa disposizione del Partito”.

Nel frattempo, la Provincia continua a lavorare. “L’Ente Provincia ha il dovere, in primis istituzionale e politico e in secondo luogo di responsabilità nei confronti della cittadinanza, di continuare ad operare attraverso i suoi rappresentanti, con il preciso compito di fornire risposte concrete sul vasto territorio che si estende da Sapri a Scafati. Per quanto riguarda il mio incarico, come delegato alla Cultura, sto continuando a svolgerlo in maniera diligente e responsabile. Ricordo, inoltre, che un ultimissimo provvedimento dei competenti uffici è stato quello dell’apertura straordinaria di Villa Guariglia, a Raito di Vietri sul Mare, i cui appartamenti saranno visitabili sabato prossimo, 26 Ottobre”. Un Francesco Morra molto rispettoso dei ruoli istituzionali e, ad ogni modo, pronto a scendere in campo nel caso dovesse essere chiamato in causa dal suo partito di riferimento.

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