In calo l’affluenza ai seggi per il secondo turno delle amministrative di Nocera Superiore relativo al ballottaggio tra i due candidati sindaci, Enrico Bisogno e Gennaro D’Acunzi. Il dato riguarda solo la giornata di ieri. Alle 23,00 di domenica sono andati a votare il 43,93% degli aventi diritto, rispetto al dato precedente del 59,50%. Numeri costantemente in calo anche alle 12,00 ed alle 19,00. Si tratta di una flessione importante, insomma l’astensionismo si è fatto sentire per l’ennesima volta. Oggi, comunque, è ancora possibile votare: le urne resteranno aperte sino alle 15,00. Subito dopo inizierà lo scrutinio delle schede e quindi si conosceranno i voti degli elettori assegnati ai due candidati alla poltrona di sindaco. Le operazioni dovrebbero essere abbastanza veloci e nel giro di qualche ora, salvo imprevisti, sarà possibile già conoscere il nome del nuovo sindaco di Nocera Superiore. Sono 20.275 gli aventi diritti al voto, ma al primo turno hanno votato 15.139 cittadini. Contestate 136 schede, nulle 289. Cinque anni fa (il 25 maggio del 2019) non ci fu nessun ballottaggio, il sindaco uscente, Giovanni Maria Cuofano, vinse al primo turno con il 57,71% delle preferenze, sostenuto da una coalizione civica in cui c’era anche il Partito democratico (sei liste). Dietro di lui l’avversario di sempre, Giuseppe Fabbricatore, che raccolse il 26,10% dei voti, supportato da tutto il centrodestra unito (otto liste). Terzo il sindacalista Mimmo Oliva con l’8,49%, sostenuto da una coalizione civica (sette liste). Al 4,37% Raffaella Ferrentino col suo movimento Legalità e Trasparenza (quattro liste). Ultimo Carlo Mandara col 3,32%, candidato del Movimento 5 Stelle (una lista). Cinque anni prima (2014), Giovanni Maria Cuofano, vinse il ballottaggio contro Bartolo Pagano candidato del Pd, raggiungendo un risultato plebiscitario: il 74,59%. L’avversario si fermò al 25,41%. La partita delle preferenze tra i due al primo turno fu del 35,71% per Cuofano e del 20,12% per Pagano. Più indietro per una spanna Roberto Viziola, poi Andrea Monetti e Roberto Ciancio. Ritornando al calo di affluenza registrato ieri, va detto che in genere al turno di ballottaggio questo è fisiologico, indipendentemente dai candidati in corsa per il sindacato. Inoltre, solo oggi alla chiusura dei seggi, potremmo avere il dato definitivo. In ogni caso, votare è un dovere ed un diritto, non esprimere il proprio voto significa far decidere agli altri le sorti di una consultazione elettorale ed in questo caso il futuro della propria città. Giuseppe Colamonaco
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