di Erika Noschese
No alla nomina di un dirigente “amico” per il settore Ambiente. Lo ha stabilito il Tar di Salerno che ha accolto il ricorso presentato dal dirigente comunale Antonio D’Amico per l’annullamento della delibera di Giunta Municipale del Comune di Nocera Inferiore relativa al “Piano Triennale Assunzioni 2023- 2025) e in particolar modo della determinazione dirigenziale, adottata dal Dirigente p.t. Settore Affari Generali del Comune di Nocera Inferiore con la quale è stata bandita la procedura selettiva per il conferimento di incarico dirigenziale a tempo pieno e determinato per la copertura dell’incarico di Dirigente Tecnico, Settore Territorio e Ambiente, per la durata di anni 3, prorogabili ma non oltre la scadenza del mandato del Sindaco. Secondo il Tar Campania, infatti, sussistono “profili di fondatezza del ricorso e, quindi, dell’imprescindibile requisito del fumus boni iuris, in quanto la scelta amministrativa di indire una nuova procedura concorsuale e, dunque, di ricorrere all’istituto di cui all’art. 110, comma 1, Tuel, in luogo dello scorrimento della graduatoria vigente, non si rivela suffragata da idonea motivazione, apparendo evidente che non vi fosse alcuna necessità (né tantomeno è stata compiutamente giustificata) di sostituire la previsione del posto di Dirigente Settore Lavori Pubblici con quella di Dirigente Settore Territorio e Ambiente, da assumere con nuova procedura”. Stando alla sentenza emessa, infatti, non sarebbe stata applicata la graduatoria esistente, in quanto ci sarebbe già una graduatoria concorsuale per il posto di dirigente area Ambiente e Territorio a tempo pieno ed indeterminato. «L’urbanistica non è un affare privato», hanno dichiarato i consiglieri di opposizione Giovanni D’Alessandro, Pasquale D’Acunzi, Rosa Giordano, Antonio Iannello, Giuseppe Odoroso e Antonio Romano. «Un’ennesima brutta figura! Il Tar boccia la scelta dell’Amministrazione di procedere ad un avviso pubblico per la scelta di un Dirigente “amico” al Settore Territorio Ambiente a tempo determinato, piuttosto che scorrere la graduatoria vigente di un concorso espletato appena un anno fa che prevedeva l’assunzione di un Dirigente a tempo indeterminato “come previsto dalla pianta organica dell’Ente” – hanno dichiarato i consiglieri di opposizione – Questa vicenda denota, innanzitutto, l’attitudine del Sindaco ad eludere ogni giusta prassi pur di raggiungere determinati obiettivi. Non solo è un atto di sciatteria amministrativa ma è soprattutto la cartina di tornasole di una sua inclinazione a gestire la cosa pubblica in maniera arrogante, personalistica, non conforme alle normative vigenti. A questo punto, come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”, probabilmente il tecnico secondo in graduatoria non era gradito al Sindaco per interessarsi dell’iter amministrativo della modifica del PUC, specie inerente alle aree PIP dove si prevedono anche insediamenti di attività commerciali attualmente “non previste”, snaturando la natura dei PIP stessi. Il Sindaco, oggi, ha l’obbligo, “senza agitarsi” o evocare cacce alle streghe, di fornire immediatamente spiegazioni alla Città e revocare gli atti, in autotutela, conferendo l’incarico al secondo classificato in graduatoria del concorso già espletato. Per quanto ci riguarda attenderemo, pazientemente, una convincente motivazione politica alla base di questa scelta scellerata!».