Nocera Inferiore. E’ finita sul tavolo della procura di Nocera Inferiore la vicenda che l’altro ieri ha creato tensione nel quartiere Casolla tanto da scomodare il sindaco Paolo De Maio: per ora l’indagine è contro ignoti ma le attenzioni degli inquirenti si focalizzano sulle mamme di alcuni alunni della scuola “Marrazzo” che avrebbero messo alla berlina una donna del Bangladesh scambiata per pedofila e gettata in pasto al popolo del web, Tiktok soprattutto. La denuncia è per diffamazione a capo di una vicenda che ha coinvolto la sessantenne straniera accusata di aver filmato giovanissimi davanti lil plesso di Casolla a Nocera Inferiore. Sulla vicenda era intervenuta a difesa della signora straniera anche Imma Zinnia fondatrice del gruppo noi Mamme di Nocera Inferiore la quale aveva inviato alla 60enne un mazzo di fiori: un gesto fortemente criticato da molte donne. Secondo i genitori la signora straniera, che vive a Nocera Inferiore dal 2018 con regolare permesso di soggiorno dopo essersi ricongiunta con i figli, avrebbe filmato e fotografato con il suo telefonino i bambini all’uscita del plesso del IV Istituto comprensivo. La sera dello stesso giorno il video e le foto della donna che secondo i genitori importunava i loro figli è finito sui social e inoltre alcune mamme avevano inoltrato l’audio alla dirigente scolastica che la invitavano alla prudenza giacchè c’era una donna che si aggirava con un telefonino nei pressi della scuola. All’indomani del fattaccio, poi sgonfiatosi, cancello d’ingresso sbarrato con entrata solo dal varco pedonale, quindi agenti della polizia locale in borghese a presidiare la zona sollecitati dal sindaco Paolo De Maio in compagnia di un’auto dei carabinieri. Tuttavia qualcuno ha subito chiarito che quella donna era stata sempre in zona e il telefonino lo avrebbe usato per delle videochiamate con la famiglia che risiede in Bangladesh alla quale avrebbe spedito anche le foto personali della sua vita a Nocera Inferiore. Tuttavia la foto della donna aveva preso corpo un po’ ovunque con molta gente che asseriva di averla vista davanti a tante scuole dell’Agro Nocerino a fotografare e filmare ragazzini. Ma non è così. La sessantenne, che non parla bene l’italiano e quindi impossibilitata di esprimersi, per evitare di subire linciaggi si è recata presso la Caserma dei Carabinieri per spiegare la vicenda e raccontare con tanto di denuncia di quegli audio e foto inseriti sui social. Le attenzioni della magistratura inquirente ora sono concentrate sull’operato delle mamme.
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