Oggi parla Nitto Palma. Dopo le polemiche ed anche una richiesta di dimissioni da parte di Mario Landolfi dell’Ufficio di presidenza del Pdl, il neo coordinatore regionale (nominato da Alfano d’intesa con Berlusconi nella serata di ieri) dirà la sua alle ore 15,00 nella sede di partito. «Ho visto che ci sono state delle lamentele sulla formazione delle liste e che è in atto un dibattito acceso sulla campagna elettorale. Per questo ho deciso di dire la mia», spiega Francesco Nitto Palma che annuncia che replicherà punto su punto.
E dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi (ultimo il documento proprio contro Nitto Palma), Mara Carfagna cerca di cambiare rotta, lanciando l’appello all’unità «di fronte ai disastri della sinistra dei quali leggiamo sui giornali, delle connivenze e corresponsabilità del governo uscente, l’ultima cosa che noi del Pdl dovremmo fare è quella di dividerci e continuare a discutere per tramite dei giornali – dice l’ex Ministro che qui a Salerno è commissario provinciale del Pdl – Ora è tempo di concentrarsi sulla campagna elettorale, proseguire la nostra stagione di verità da contrapporre alle bugie della sinistra. Abbiamo questo dovere soprattutto in Campania, che è una delle Regioni che possono fare la differenza alle urne, mettere il sigillo sulla rimonta e la vittoria».«Sono sicura – conclude – che nessuno dei dirigenti Pdl verrà meno a questo dovere. Non lo farò io, né, certamente, Nitto Palma, commissario regionale, che è anche candidato al Senato proprio in Campania. A dispetto di quanto scrivono alcuni giornali, infatti, non esiste alcuna frattura o tensione. Le richieste legittime di una più adeguata rappresentanza alla provincia per la quale mi ha nominata con Angelino Alfano commissario, quella di Salerno, sono state interpretate in maniera erronea. Lo stesso vale per l’esigenza che ho manifestato che si esca, nel medio periodo, dal meccanismo dei commissariamenti, per sua natura temporaneo, allo scopo di consentire la strutturazione di una nuova classe dirigente radicata sul territorio. Questo, ovviamente, non significa chiedere le dimissioni del commissario, cosa che io non ho mai fatto».
Una posizione condivisa anche dal Governatore Stefano Caldoro. «In Campania una rimonta difficile ma non impossibile. I candidati alla Camera ed al Senato – sottolinea Caldoro – hanno il compito di guidare la rimonta. Il loro impegno è il principale traino ma non saranno soli. Bisogna lavorare con serietà per coinvolgere i protagonisti di prestigiose storie politiche ed amministrative esclusi dalle liste, in alcuni casi senza discussione e confronto con gli interessati». Non è il momento delle divisioni, per Caldoro che dice: «Immediatamente dopo la tornata elettorale ci sarà una leale discussione sulla riorganizzazione del Popolo della Libertà in Regione»