di Andrea Pellegrino
Revocata l’autorizzazione alla Daneco per l’impianto di compostaggio. La Regione Campania ha emesso il provvedimento qualche giorno fa, revocando così le dovute autorizzazioni al gestore dell’impianto, già finito sotto i riflettore dell’Anac di Raffaele Cantone e della stessa Procura di Salerno che potrebbe aprire un fascicolo. Per quarantacinque giorni la gestione resterà in capo alla Daneco Impianti – che potrà presentare eventuali controdeduzioni o impugnare l’atto – poi passerà direttamente nelle mani del Comune di Salerno.
A far scattare la revoca, firmata dal dirigente Antonello Barretta, la mancata copertura assicurativa, così come ripetutamente richiesta alla ditta fin dal primo provvedimento di rilascio dell’Aia. Proprio la mancata polizza fideiussoria aveva portato il Comune di Salerno ad emettere due ordinanze per non interrompere il servizio in attesa dell’autorizzazione definitiva, oggi revocata. Le ultime diffide da parte della Regione Campania partono dal 2 luglio scorso, seguite dall’avvio del procedimento di revoca dell’Aia per l’assenza dell’estensione della fideiussione assicurativa il 27 luglio. Il 30 agosto la richiesta di proroga da parte della Daneco, concessa fino al 26 settembre scorso. Poi ad inizio ottobre il provvedimento di revoca alla Daneco e la comunicazione al Comune di Salerno che ora dovrà individuare un nuovo gestore.
Ieri mattina, il vertice in Prefettura alla presenza di un rappresentante della ditta, del dirigente comunale Luca Caselli, dell’assessore all’ambiente Angelo Caramanno e dei sindacati. Sul tavolo, i posti di lavoro che potrebbero essere persi da qui a breve. Da Palazzo di Città si valuta la possibilità di affidare il servizio a Salerno Pulita. Seppur il passaggio alla società municipalizzata potrebbe essere provvisorio in attesa di una nuova gara d’appalto. Quindici i lavoratori che ieri, attraverso Angelo De Angelis (segretario provinciale della Fp Cgil), hanno chiesto rassicurazioni. A quanto pare, l’amministrazione comunale avrebbe garantito il passaggio di cantiere, salvaguardando, così, tutti i livelli occupazionali.
Intanto, anche l’Arpac di Salerno si muove. A quanto pare l’agenzia regionale per la protezione ambientale avrebbe fatto qualche settimana fa richiesta al Comune di sopralluogo presso l’impianto. E sembra che gli accertamenti si siano già tenuti.