di Marco De Martino
SALERNO – Davide Nicola (nella foto di Gambardella) suona la carica in vista del primo dei due spareggi salvezza contro il Venezia: «La partita che arriva è sempre la più importante -esordisce il tecnico- perchè è quella che ti offre l’opportunità di continuare il tuo percorso, ed è chiaro che è la più importante oggi. Appena passata… via, ce n’è un’altra, il nostro percorso termina tra quattro partite. Sappiamo che dobbiamo arrivare ad un punteggio e questa gara può aiutarci a raggiungerla, ma è solo una parte del percorso che intendiamo fare». Nicola non pensa al fatto che vincendo la Salernitana uscirebbe dalla zona retrocessione per la prima volta in questa stagione: «Mi interessa solo andare oltre le difficoltà insieme ai ragazzi e trasformare questo in situazione utili. In questo momento per noi tutti sono utili ed indispensabili, anche nella situazione uno dovesse giocare un solo minuto. In queste quattro partite dobbiamo diventare consapevoli al 110% che chiunque di noi è una risorsa a partire dal nostro pubblico che deve sentire la responsabilità di soffiarci alle spalle, abbiamo bisogno di tutti». E a chi gli fa notare che il Venezia è con l’acqua alla gola: «Noi non siamo con l’acqua alla gola? Noi lo siamo più di tutti, si incontrano due squadre che hanno lo stesso obiettivo, veniamo da un percorso che ci ha portato a credere in noi stessi, mettendoci in testa solo di voler lavorare con passione e dedizione. Il cambio in panchina del Venezia? E’ normale che se un allenatore sta guidando una squadra da tante partite hai una raccolta dati più veritiera, così possono esserci nuove strategie ed idee che ci portano ad avere meno informazioni. Questo fa parte del nostro lavoro, cerchiamo di allenarci in questa ottica lavorando sul conosciuto e su quello che potrebbero fare. La partita sarà sicuramente aperta da parte nostra perché vogliamo portare avanti il nostro gioco proposto in questo periodo, il Venezia ha cambiato allenatore ed abbiamo ipotizzato cosa potrebbe succedere durante questa rifinitura. E’ chiaro che può succedere di tutto, ma a noi sta arrivare dove possiamo». Sulla condizione dei calciatori: «Perotti e M. Coulibaly stanno intensificando di settimana in settimana, sono convinto di poter sfruttare il loro potenziale in queste quattro partite perché li vedo vogliosi e mentalizzati. Radovanovic è rimasto a Salerno con Ribery per portare avanti il percorso di riabilitazione al gioco visto che ha completato quello fisico. Ora raccoglieremo i dati, le impressioni sue e dello staff tecnico e decideremo. Tutti vogliono dare il contributo ma sanno che se non sono al massimo non possono farlo. Ruggeri ha giocato a Bergamo dopo un po’, si è disimpegnato bene in un ruolo che ha fatto nelle giovanili, si è fatto trovare pronto, ha qualità, è serio, ha voglia di migliorarsi ed io so che di lui ci si può fidare». Nicola chiude parlando della sua esperienza in granata: «E’ impossibile fare un confronto con altre piazze, questa è una realtà certa, parlo dell’ambiente e della tifoseria. Il mio presidente poteva comprare altri club ma ha scelto la Salernitana così come il direttore, io ed i calciatori. Ci siamo ritrovati insieme e vogliamo proseguire insieme dicendo la nostra con grandissima umiltà ma con la stessa ambizione per soddisfare e rendere felici le persone che ci stanno intorno. Tutti avevamo un sogno lontanissimo, adesso è un po’ più vicino e possiamo solo continuare il percorso per raggiungere un qualcosa di straordinario. Sappiamo che tutto comporta sacrificio ed imprevedibilità, ma noi vogliamo provarci fino alla fine. Sappiamo che ci saranno difficoltà ma -conclude Nicola- noi vogliamo proseguire ed esprimere noi stessi».