Brigida Vicinanza
Il Palazzo Genovese, nel cuore storico della città di Salerno versa in condizioni pietose. Da alcune foto, pubblicate sul gruppo facebook Figli delle Chiancarelle infatti, si vedono alla perfezione le condizioni di degrado che sono all’interno della struttura per metà di proprietà del Comune di Salerno. Sporcizia, pareti e soffitte che cedono, calcinacci e lavori mai ultimati. Ma addirittura un vero e proprio buco nella porta di accesso, che fa pensare ad un furto. Ed è proprio di furto che l’antico palazzo salernitano è stato “vittima” qualche mese fa. A chiarire però la situazione è il consigliere comunale Paola De Roberto. La De Roberto ha infatti dichiarato che il palazzo è stato derubato, e che il sistema di videosorveglianza per un periodo non ha funzionato in quanto collegato alla rete elettrica. All’interno dello stabile vi sono infatti 2 laboratori dell’università degli studi di Salerno di proprietà comunale ma che passati di diritto all’Unisa in quanto l’ateneo aveva provveduto a ristrutturarne gli interni, mentre al piano terra, sempre di proprietà del Comune, vengono realizzate le mostre e le iniziative pubbliche. Terzo piano invece di proprietà privata ed anche qui è avvenuto qualche mese fa il furto. “Stiamo provvedendo a mettere tutto al proprio posto, cercando di riattivare anche il sistema di videosorveglianza che purtroppo è stato manomesso, un anno fa era stata effettuata anche la pulizia e la manutenzione del palazzo di cui due piani sono stati ristrutturati dall’università per circa 500mila euro. Il furto ci ha fatto chiudere i laboratori – ha dichiarato Paola De Roberto – ma c’è da lavorare, soprattutto al primo piano dove i costi superano i milioni di euro che il Comune purtroppo non ha a disposizione. Ma il palazzo Genovese rientra nell’Art Bonus e così come l’università ha preso i due piani per i laboratori pagandone le spese di ristrutturazione adesso si potrebbe fare anche per l’altro piano di proprietà di Palazzo di Città”. Il Palazzo Genovese rientra dunque nei beni non alienabili di proprietà del Comune e dunque servirebbe una ristrutturazione da parte di un esterno, così come già avvenuto da parte dell’Unisa, che ha fatto dei due piani del Palazzo l’unica sede al centro di Salerno dell’ateneo con i suoi laboratori. “Il Comune di Salerno si sta comunque interessando di tutti i beni non alienabili, ma per adesso per questo mancano le risorse – ha concluso la De Roberto – ma ce la stiamo mettendo tutta, con tutto l’impegno possibile, a tutela del bene storico di Salerno. Con l’università intanto si potrebbe pensare a riattivare il sistema di sorveglianza per tutto lo stabile e una guardiania che possa tutelarlo”. Ma a quanto pare bisognerà aspettare tanto tempo e “denunciare” le condizioni di degrado in cui lo storico Palazzo del centro di Salerno, purtroppo versa da tanto tempo, sperando che non peggiori ulteriormente la situazione all’interno dello stabile.