di Manuela De Rosa
Napoli è stracolma di storia e di arte, questo è noto quasi a tutti. Nella nostra amata città sono nati grandi artisti, scienziati e filosofi. Mettere in evidenza le importanti peculiarità di una città a vocazione turistica, sarebbe dovere delle istituzioni. “Capita” invece che troppo spesso tocca ai privati farsi carico di queste belle iniziative. In particolare parliamo del più grande Tenore appartenuto alla storia, Enrico Caruso che, nato a Napoli, dovette cercare fama all’estero, per poi tornare da trionfatore nel territorio da cui ebbe i natali. Nel quartiere di San Giovanniello c’è una casa piccola ma molto importante che, è stata dimora dell’infanzia del grande artista e della sua numerosa famiglia. Sulla strada di via Santi Giovanni e Paolo al numero sette, c’è un Piccolo balcone che sul lato sinistro espone una lastra incisa che ricorda che lì è nato Enrico Caruso. Presi dalla frenesia della vita quotidiana, in pochi si soffermano a leggere quello che è scritto su di essa, e in pochi quindi conoscono l’importanza della storica casa. L’intuizione dell’imprenditore Lello Reale e Armando Jossa, carusiano storico e primo direttore artistico hanno fatto sì che fosse trasformata in un museo, la “Casa Museo Enrico Caruso”, ed insieme al direttore Gaetano Bonelli, hanno dato inizio a questa splendida realtà. Il passo successivo a quello dell’inaugurazione, sarà quello di portare a conoscenza il mondo intero di questa straordinaria risorsa sia per gli studiosi, ma anche per i turisti. Il grande evento che, si è svolto il 28 aprile, è stato il conferimento del premio internazionale “Casa Museo Enrico Caruso” prima edizione, al tenore “Jonas Kaufmann” artista lirico conosciuto in tutto il mondo, con la seguente motivazione: “Tenore che come pochi al mondo coniuga nell’unicità della sua cifra interpretativa un’alta nobiltà di stile, carisma di portamento e le peculiarità di una voce impeccabile per fermezza e intonazione, puntuale nello scavo di parole, note e accenti a sostegno di una sempre sapiente tornitura del pensiero musicale. I suoi ruoli vivono sul palcoscenico e arrivano con naturalezza al cuore degli spettatori in virtù di un canto di tempra autentica, forte di squilli all’acuto lucenti e sonori, ben legato e saldamente governato lungo l’intera estensione fra declamazioni robuste e mezze voci, ampiezza dei fiati, declinazioni espressive, preziose smorzature di colore”. L’evento ha avuto una risonanza importante nel quartiere e nella città, tantissimi i presenti, anche le istituzioni non hanno fatto mancare la loro presenza con il Consigliere Regionale Fulvio Frezza. La premiazione si è svolta nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, adiacente alla casa dove nacque il “Tenorissimo”. Il lavoro di squadra è stato rilevante ed ha fatto in modo che la kermesse si svolgesse nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Il direttore del museo Gaetano Bonelli insieme al proprietario Lello Reale Presidente Associazione “Casa Museo Enrico Caruso APS”, hanno ringraziato, il comitato scientifico composto da Guido D’Onofrio, Ivano Caiazza, Filippo Zigante e Paola De Simone rispettivamente storico carusiano Presidente onorario “Casa Museo Enrico Caruso APS”, neo direttore artistico della Casa Museo, compositore e direttore d’orchestra, Musicologa per la motivazione del premio. Presenti alla manifestazione anche Llias Tzempetonidis direttore artistico del Teatro di San Carlo, Franco Iacono presidente del comitato per le celebrazioni carusiane, la cristalleria “Varriale” che ha realizzato il premio nel quale è inserito il logo della casa museo disegnato dal maestro Riccardo Zagaria, le ragazze dell’I.S.I.S. “Enrico Caruso” di Napoli, accompagnate dalla prof.ssa Scilla Ioni che, hanno curato il servizio di accoglienza e Enzo Grimaldi coordinatore della sorveglianza e sicurezza. Ha dichiarato il Direttore Bonelli, “questo è solo l’inizio di un faticoso ma importantissimo percorso che porterà alla ribalta internazionale la “Casa Museo Enrico Caruso” che oltre a conservare oggetti appartenuti al “Tenorissimo”, espone centinaia di reperti storici che disegnano la carriera, il carattere e le curiosità del grandissimo artista