di Olga Chieffi
“Il futuro ha un cuore antico” per dirla il titolo di un libro di Carlo Levi e la celeberrima “Zefiro torna e il bel tempo rimena” dal Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca sono le due citazioni che il Sindaco Enzo Napoli, dopo aver ricordato Peppe Natella, elemento catalizzatore del nostro centro storico, eredità “pesante” passata all’intera famiglia, ha inteso donare all’assemblea che ha partecipato all’ illustrazione dell’articolato programma della XXXII edizione del Crocifisso Ritrovato. Un percorso storico che è assurto all’interesse nazionale grazie all’ abnegazione dell’ intera famiglia Natella, che ha da dividersi tra logistica, stand, convegni e tanto altro. Un’ iniziativa questa che aumenterà i flussi turistici in città. L’incontro con la stampa resta sempre un momento per allargare lo sguardo oltre l’evento protagonista e tra l’annuncio della mostra della Minerva, la mostra su Letizia Battaglia a Palazzo Fruscione, l’imminenza del Festival della Letteratura, i vari spettacoli e concerti in programma in città, tante iniziative, il pensiero è naturalmente corso al Teatro Verdi dichiarato monumento nazionale, che il 9 riaprirà i battenti per ospitare sul suo palcoscenico My Fair Lady e tagliare il nastro della nuova stagione lirica firmata da Daniel Oren che salirà sul podio proprio nei giorni del Crocefisso Ritrovato per la Bohème e inaugurare, così l’anno del centenario pucciniano. E’ dell’altra sera la notizia ufficiale che era già nell’aria da tempo, un sigillo partito in pieno inverno e ottenuto con ben altri 408 teatri, unitamente al palazzo di vetro della Benetton, già teatro Metropol, fu teatro Luciani, segno della ignoranza di quanti seggono sui banchi del nostro bistrattato parlamento e dei loro attivissimi e superficiali staff. “E’ solo una targa – ha giustamente affermato il Sindaco – non serve a nulla, solo a fare l’ennesima cerimonia. Con tante cose a cui pensare, in un momento difficilissimo in tutti i sensi, al parlamento si discute sui monumenti nazionali, centenari o meno? Ma che si diano una mossa per sbloccare le risorse del Fondo di Coesione e Sviluppo, ignominiosamente fermi. Abbiamo dovuto lasciare incompleta la stagione lirica del Verdi, monca di altri due titoli operistici e dell’intero cartellone concertistico” Una grave idiosincrasia tra il governo centrale e la visione che abbiamo del nostro territorio e che deve essere portata avanti se si vuole seriamente continuare sulla costruzione e il lancio di Salerno città turistica