La necessità della cooperazione nella pubblica amministrazione quale presupposto per offrire servizi digitali ad una cittadinanza sempre più connessa alla rete. Questo è il tema centrale del convegno svoltosi nel salone Bottiglieri della Provincia di Salerno ed organizzato dal dipartimento Scienze aziendali-Management & Innovation System dell’Università di Salerno, in collaborazione con la società di Ingegneria informatica “I. T. Svil Srl”, azienda salernitana leader nell’information tecnology. La cooperazione applicativa e l’infocity sono sempre più indispensabili in una società avanzata che deve programmare una rinascita concreta della sua economia e del benessere dei suoi componenti. Il primo fondamentale requisito dello sviluppo dell’e-government è un’efficace interoperabilità e la cooperazione applicativa dei sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni di ogni livello. A confrontarsi sul tema il presidente della Provincia Giuseppe Canfora, che ha concesso il patrocinio dell’Ente alla giornata, il professor Giancarlo Nota dell’Università di Salerno, Carlo Mancuso, chef executive officer “I. T. Svil”, Domenico Ranesi, responsabile dei servizi informativi della Provincia, nonché Giorgio Fanesi, managing director Pluriservice. Il professor Nota ha intrattenuto la platea parlando del whisteblowing nella pubblica amministrazione, uno strumento per la segnalazione di illeciti di vario genere rimanendo, di fatto, anonimi. Mancuso si è intrattenuto, invece, su uno dei temi centrali della giornata ossia l’esigenza di muovere le informazioni e non più le persone anche nella pubblica amministrazione per garantire una burocrazia celere ed utile ai cittadini e alle imprese in un sistema sempre più competitivo, dove anche il pubblico deve fare la sua parte per velocizzare e rendere disponibili servizi ed informazioni ad utenza vasta utenza. Ranesi ha sottolineato la necessità che, prima di tutto, all’interno di ogni ente pubblico si attuino soluzioni che consentano di colloquiare e favorire lo scambio di informazioni tra i singoli uffici, perché il tempo è il pilastro della programmazione e dell’offerta di soluzioni e servizi agli utenti. Infine, Giorgio Fanesi ha presentato “My Cicero”, la piattaforma tecnologica che accompagna lo sviluppo di un territorio smart. In pratica, il cittadino o l’impresa registratosi una sola volta può ottenere soluzioni e informazioni da ogni ente pubblico che aderisce al sistema, consentendo un costante ed aggiornato colloquio con l’erogatore del servizio. Grazie a questa piattaforma, gli stessi enti aderenti possono colloquiare tra loro senza la necessità di dover tenere costantemente aggiornato il proprio personale e i propri sistemi a quello degli altri soggetti attivi nel processo. Su proposta del moderatore, si è pensato di costruire un progetto pilota in un ambito della provincia di Salerno tramutando l’esperienza di Roma, Milano, Genova ed altri grandi città ai nostri territori.
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