di Erika Noschese
Riaprirà il prossimo 4 settembre la Metropolitana Leggera di Salerno, dopo otto mesi di lavori infrastrutturali che hanno comportato l’interruzione del servizio tra Salerno e Arechi, e tra Salerno e Mercato San Severino.
Lo stop è giunto lo scorso 1 febbraio per permettere la realizzazione del prolungamento del sottopasso pedonale fino al binario 8, oggi ad uso commerciale, aumentando la capacità operativa della stazione centrale di Salerno e migliorando la fluidità del traffico ferroviario. Contestualmente, è stato rimosso il segnale di protezione di Torrione, contribuendo a una maggiore efficienza nei tempi di percorrenza.
A fare il punto della situazione Carmen Morra, segretaria provinciale Flit Cgil con delega alla mobilità.
Tutto pronto per la metropolitana. Si riparte il prossimo 4 settembre…
«Come Filt Cgil Salerno accogliamo con grande soddisfazione la ripartenza della metropolitana leggera, un servizio che i cittadini attendevano da mesi e che torna in funzione in un momento cruciale per la città, a ridosso della riapertura delle scuole e della piena ripresa delle attività lavorative. La data del 4 settembre segna non solo la riattivazione di un’infrastruttura, ma anche il recupero di un diritto fondamentale alla mobilità, troppo a lungo sacrificato dai ritardi e dai disservizi. Per noi questa riapertura non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza: la metropolitana deve diventare un elemento stabile e affidabile del sistema dei trasporti locali, non un’opera intermittente che apre e chiude a seconda dei cantieri. È necessario che la programmazione futura garantisca continuità, regolarità ed estensione del servizio, così da offrire a pendolari, studenti, lavoratori e turisti una reale alternativa al traffico privato e al caos quotidiano.
Con gli interventi di miglioramento già introdotti, come il nuovo binario 8 alla stazione centrale e l’eliminazione del segnale di protezione di Torrione, il servizio guadagna in fluidità e tempi di percorrenza, ponendosi come snodo strategico di interscambio per chi arriva dai comuni limitrofi con i bus e deve raggiungere in modo più rapido ed efficiente il cuore della città. La metro leggera, dunque, non è solo un’opera di mobilità ma anche un tassello infrastrutturale che può stimolare sviluppo occupazionale e crescita economica per l’intero territorio».
Oggi si parla molto di infrastrutture e trasporti. Questa della metropolitana leggera è un’occasione storica per la città di Salerno…
«La metropolitana leggera è una grande opportunità non solo per Salerno ma per tutta la provincia. Se integrata con le linee ferroviarie e con il trasporto su gomma può diventare una vera dorsale della mobilità intermodale. Per la Filt Cgil questa infrastruttura deve essere messa a sistema e non restare isolata. Un trasporto pubblico moderno e interconnesso produce benefici in termini ambientali, ma soprattutto diventa una leva concreta per lo sviluppo occupazionale, qualificando lavoro, servizi e attrattività del territorio».
Aeroporto, numeri da record. Qual è la sfida per il futuro?
«L’aeroporto “Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento” è oggi un’infrastruttura strategica, e i numeri del primo anno lo dimostrano. La crescita dei flussi di traffico testimonia che il territorio aveva bisogno di questo scalo, che si è affermato come porta d’accesso per il turismo e come opportunità di lavoro e sviluppo. La vera sfida adesso è accompagnare questa crescita con scelte infrastrutturali adeguate: collegamenti rapidi e sostenibili con la città e la provincia, potenziamento del trasporto pubblico e una pianificazione integrata con ferrovia e gomma. Come Filt Cgil Salerno condividiamo il progetto Gesac di un sistema aeroportuale campano integrato, nel quale Napoli e Salerno non competono ma si completano: Capodichino con la sua funzione internazionale e di hub consolidato, Salerno con un ruolo di scalo complementare e in forte espansione, capace di alleggerire i flussi e attrarre nuove rotte turistiche ed europee. Un aeroporto ben connesso significa più occupazione stabile, più attrattività economica e nuove prospettive di sviluppo per l’intero Mezzogiorno. La nostra rivendicazione è chiara: tempi certi per il completamento delle opere e piena valorizzazione di un progetto che può davvero trasformarsi in motore di crescita per lavoratori e cittadini».
L’allungamento della metropolitana fino all’aeroporto può essere una risposta ai tanti disagi che ancora oggi si vivono dal punto di vista della mobilità?
«Assolutamente sì. Per la Filt Cgil Salerno il prolungamento della linea fino all’aeroporto non è una semplice opzione, ma una scelta obbligata e strategica. Significherebbe offrire un collegamento diretto e veloce tra lo scalo, la stazione ferroviaria e i principali quartieri cittadini, riducendo i tempi di percorrenza e decongestionando il traffico privato. È una risposta concreta ai disagi quotidiani di pendolari, lavoratori e turisti e può trasformarsi in una leva di sviluppo per l’intero territorio. Servono tempi certi e un impegno concreto a completare quanto prima quest’opera, che può davvero cambiare il volto della mobilità salernitana, generando ricadute positive anche in termini di occupazione e crescita locale».
Dalla Valle dell’Irno non mancano polemiche. Quali interventi mettere in campo?
«Le comunità della Valle dell’Irno hanno ragione a sentirsi trascurate. Occorre un piano serio che preveda: più corse bus con frequenze regolari, anche serali e festive; un sistema integrato che colleghi università, aree industriali e quartieri residenziali; l’estensione reale della metropolitana fino a Baronissi e Fisciano, così da velocizzare i tempi di collegamento con i plessi universitari, trasformandoli in un hub di interscambio gomma-ferro. Solo con una visione organica si può garantire un trasporto equo e accessibile, superando squilibri territoriali e favorendo lavoro e sviluppo per l’intera area. Come Filt Cgil Salerno ribadiamo che ogni infrastruttura deve tradursi in un servizio stabile, accessibile e integrato, capace di migliorare la vita delle persone e generare occupazione e crescita economica. Metropolitana, aeroporto e trasporto pubblico locale devono diventare pilastri concreti di una mobilità sostenibile, fondata sul lavoro e sui diritti dei cittadini».





