Morì al Ruggi: risarcimento di 600mila euro - Le Cronache Attualità
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Morì al Ruggi: risarcimento di 600mila euro

Morì al Ruggi: risarcimento di 600mila euro

Nocera Inferiore/Castellammare di Stabia. Seicentomila euro dal Ruggi per risarcire marito e due figli all’epoca dei fatti minorenni: giovane madre morì in ospedale a Salerno in seguito a delle complicazioni relative a un intervento chirurgico. Dopo la condanna penale per i medici che nel 2018 avevano avuto in cura la donna e il riconoscimento del danno, il Ruggi di Salerno ha risarcito gli eredi (all’epoca dei fatti minorenni) per un cifra di poco superiore ai 600mila euro. Nell’ambito del procedimento civile, il giudice designato del Tribunale di Nocera Inferiore ha ritenuto opportuno formulare una proposta conciliativa  per marito e figli della donna  residenti a Castellammare di Stabia.  L’Azienda Ospedaliera Universitaria  San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno ha, infatti, corrisposto al marito della donna e ai due figli   la somma complessiva di 600mila euro come disposto dalla delibera dello stesso nosocomio salernitano. La questione è stata sottoposta al Comitato Valutazione Sinistri dell’ospedale salernitano: esaminata la documentazione agli atti, nonché alla luce delle risultanze della Ctu svolta, l’organo ha espresso  parere positivo alla proposta conciliativa del giudice ed entro fine agosto provvederà a erogare la cifra agli aventi diritto. La paziente, era stata ricoverata al Ruggi per essere sottoposta ad un intervento chirurgico allo stomaco. Dopo pochi giorni dal ricovero venne  portata in sala operatoria e operata. Ma durante la de­genza subentrano dei pro­blemi per i quali si renderà necessa­rio un nuovo intervento chirurgico. Ri­portata in corsia per il decorso post operatorio il quadro clinico peggiora sempre di più fino all’ar­resto cardiaco che la porterà alla morte. Era il 2017.  Quindi scattò la denuncia dei familiari (il marito) e la relativa inchiesta con il sequestro della salma e della cartella clinica: dopo l’esame autoptico furono appurate responsabilità dagli inquirenti e trasmesse alla procura penale presso il Tribunale di Salerno a carico dell’equipe medica che aveva avuto in cura la donna che all’epoca dei fatti aveva meno di 40anni. Il processo aveva escluso colpe da parte di alcuni medici ma per altri professionisti era stata comminata la condanna per  morte colposa causata da “imperizia e negligenza”. La sentenza a Salerno portò alla condanna e il giudice  stabilì una nuova causa per il risarcimento del danno da decidere in separata sede. Presso il tribunale ordinario di Nocera Inferiore, dove era stato incardinato il giudizio, era stata riconosciuta responsabilità anche dell’azienda ospedaliera salernitana. Lo stesso giudice nocerino aveva formulato proposta conciliativa accolta dai vertici del nosocomio salernitano che a metà luglio ha stabilito di erogare 605mila euro alla famiglia della donna, il marito e i due figli che nel frattempo sono diventati maggiorenni.