Pieffe
Un medico ed un’ infermiera del 118 aggrediti da un paziente con problemi psichiatrici. Alla richiesta di intervento delle forze dell’ordine si sentono dire che avrebbero dovuto attendere almeno due ore. E’ accaduto sabato scorso a Pontecagnano. Sia la dottoressa, colpita da un pugno al volto che l’infermiera il quale ha rimediato uno schiaffo, sono stati costretti a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale di via San Leonardo. I due operatori erano intervenuti insieme ai volontari del Vopi in via Picentino. I familiari di un giovane di 23 anni con problemi psichiatrici avevano chiesto l’intervento dell’ambulanza in quanto il congiusto stava dando in escandescenza. Quando sul posto è arrivata l’ambulanza, il paziente era sceso in strada e si è presentato dinanzi al medico Saut che è stata colpita al volto da un pugno mentre l’infermiera volontaria è stata schiaffeggiata. Il malato di mente ha continuato a minacciare l’equipaggio intervenuto prima di allontanarsi. Gli operatori sono stati trasferiti in Ospedale per essere refertati e ricevere le cure del caso. Preoccupazione è stata espressa dal Presidente del VoPi, Enzo Savarese: “Il sistema così come ci viene prospettato non tutela il lavoro degli operatori impegnati quotidianamente nel soccorso sanitario, ne tanto meno tutela la salute dell’ammalato del pericolo che ne deriva per se stesso e per gli altri”. Il servizio di salute mentale dopo le 14 del sabato non è operativo e alle eventuale richieste deve far fronte il 118. Ma tali interventi prevederebbero anche l’arrivo delle forse dell’ordine. Sabato a Pontecagnano le divise non sono intervenute e pae che non sarebbero potute essere presenti prima di un’attesa di due ore: intanto l’aggressione si era consumata.