di Pina Ferro
Massimo Cariello resta ai domiciliari. Rigettata l’istanza presentata dagli avvocati Costantino Cardiello e Cecchino Cacciatore.Secondo il giudice, Cariello “avrebbe ancora l’abilità di condizionare la macchina comunale” nonostante la presenza di un commissario di tutto rispetto come De Iesu. Gli avvocati si appelleranno all’ordinanza, tenendo anche conto che il 18 gennaio inizierà il processo. Per il sindaco Cariello il giudice per le udienze preliminari ha disposto il giudizio immediato. Il primo cittadino è stato ristretto ai domiciliari lo scorso 9 ottobre con l’accusa di con l’accusa di corruzione e abuso d’ufficio. Oltre al primo cittadino, rieletto lo scorso 22 settembre con l’80% dei voti, risultano indagati quattro funzionari del Comune di Eboli e Cava de’ Tirreni nei confronti dei quali è scattata l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per dodici mesi. Ai cinque la Procura di Salermo, contesta a vario titolo i reati di “corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso di ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità”. Dalle indagini effettuate dalle Fiamme Gialle sono emersi, secondo la Procura, “una serie di episodi corruttivi nei Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni”. Gli indagati, infatti, in cambio di favori, avrebbero condizionato l’esito di concorsi pubblici indetti dai due enti. Per la Procura nel caso del concorso bandito dal Comune di Eboli, “il primo cittadino ha concordato l’ordine della graduatoria con il presidente ed un membro della commissione, favorendo cosi’ l’assunzione, come educatore di asilo nido, di un candidato a lui vicino”. Gli investigatori ritengono che in cambio “i due componenti della commissione hanno ricevuto dal sindaco la promessa di incarichi più importanti e gratificanti nell’ambito dello stesso Comune di Eboli”.