Marcia della legalità: Armando e Antonio, giovani studenti casertani che lottano contro la mafia - Le Cronache
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Marcia della legalità: Armando e Antonio, giovani studenti casertani che lottano contro la mafia

Marcia della legalità: Armando e Antonio, giovani studenti casertani che lottano contro la mafia

Gli inviati Erika Noschese
e Arturo Calabrese
Da Aversa ad Acciaroli, dalla Terra dei Fuochi alla terra di nessuno. Angelo Vassallo è il simbolo della legalità, della verità ma soprattutto è un simbolo tra i giovani. Ed è proprio per affermare con forza “verità e giustizia per Angelo Vassallo” che ieri un gruppo di studenti ha raggiunto il comune cilentano, sfilando durante la marcia per la Legalità, in silenzio ma con il cuore pieno di speranza e di orgoglio per aver conosciuto una famiglia, i Vassallo, che non si arrende alla malavita ma va avanti fino a quando gli assassini del sindaco pescatore non saranno puniti. Ieri Armando D’Agostino e Antonio Erario, rappresentanti d’istituto presso il liceo scientifico Giancarlo Siani di Aversa erano ad Acciaroli. Hanno conosciuto la storia del sindaco pescatore attraverso le parole di Massimo Vassallo, fratello di Angelo e Dario e, hanno detto, «gli avevamo promesso di esserci e ci siamo. Siamo qui per Angelo Vassallo, per la sua famiglia, per la sua storia ma, soprattutto, siamo qui perché, come tutti loro, vogliamo giustizia».
Armando e Antonio, dal casertano al Cilento per ricordare Vassallo, per portare avanti la vostra battaglia nel nome della giustizia e della legalità…
«Noi come collettivo studentesco da qualche anno ci siamo avvicinati alla fondazione Angelo Vassallo e lo scorso anno, proprio durante la settimana dello studente, quando noi giovani mettiamo in campo le nostre qualità e le nostre competenze, abbiamo invitato Massimo Vassallo, fratello del sindaco barbaramente ucciso nel 2010, per un convegno organizzato insieme a Libera, ad altri enti del nostro territorio. Veniamo dalla provincia di Caserta, dalle terre di don Peppe Diana, rappresentiamo Giancarlo Siani ed è giusto che la nostra scuola sia promotrice di questi ideali che sono stati portati avanti da Angelo Vassallo. Feci una promessa a Massimo (Vassallo ndr) quando venne a scuola e oggi siamo qui a commemorare e celebrare questo importante evento».
Giancarlo Siani non è molto diverso da Angelo Vassallo…
«Assolutamente no, non sono diversi. Due figure molto vicine e ricordo un particolare che Massimo ci raccontò: qualche giorno prima di venire a scuola da noi era ad un convegno per ribadire il ruolo fondamentale che i giovani ricoprono ed è questa la cosa più importante. Quest’anno mi sono diplomato, negli anni ho ribadito la necessità di portare questi temi, questi eventi tragici nelle scuole, parlare agli studenti e questo sarà il compito che da quest’anno porterà avanti il mio collega Antonio Erario. La scuola non deve essere frontale, deve affrontare questi temi a 360 gradi senza avere paura».
Una terra non facile, voi giovani potete dimostrare che cambiare è possibile e questo avviene solo con l’impegno di tutti…
«Assolutamente, noi come scuola ci attiviamo, insieme ai docenti, per far sì di essere dei veri e propri centri di promozione culturale e sociale. Essere sentinelle. E infatti il nostro convegno si chiamava proprio “Sentinelle della Legalità sulle tracce di Angelo Vassallo, per poter fare in modo che le scuole diventino centro di promozione sociale, culturale ma soprattutto centri per la promozione della legalità».