Marchesano: “Revoca superbonus rischia di paralizzare il settore dell’edilizia” - Le Cronache
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Marchesano: “Revoca superbonus rischia di paralizzare il settore dell’edilizia”

Marchesano: “Revoca superbonus rischia di paralizzare il settore dell’edilizia”

di Erika Noschese
“Nuovo blocco della cessione dei crediti d’imposta introdotto dal governo nelle scorse ore rischia di paralizzare il settore edile e di lasciare a casa centinaia di lavoratori impiegati nel comparto del mattone”. La denuncia arriva da Giuseppe Marchesano, segretario della Filca Cisl che lancia l’allarme dopo il provvedimento emesso dal governo nazionale che ha revocato il superbonus e con decreto numero 11 del 16 febbraio 2023 ha previsto lo stop di tutte le cessioni dei bonus fiscali, abrogando l’articolo 121 del cosiddetto decreto rilancio: una manovra che frena il mercato e la circolazione dei capitali, che ha come risultato finale prevedibile la perdita di posti di lavoro. “Oggi numerose imprese anche le più virtuose hanno tra i propri conti enormi quantitativi di crediti di imposta che non riescono a spendere: sono numerosi i casi in cui si vedono bilanci attivi e casse vuote, senza liquidità – ha dichiarato Marchesano – L’impossibilità di generare flussi di cassa attraverso la cessione dei crediti di imposta aggrava ancora di più i conti economici delle imprese coinvolte, le quali non riuscendo più a sopportare il costo del lavoro, o restano inattive sul mercato in attesa di collocare i crediti o falliscono. In ogni caso, tagliando e perdendo posti di lavoro. Con una paralisi del comparto edile, che seppur ricco, non ha più liquidità di cassa si rischia – nell’ipotizzabile termine di un semestre – di assistere ad una emorragia di lavoratori dal comparto, che presto potremmo ritrovarci a carico degli enti previdenziali”. Secondo i sindacati è inevitabile rivedere la posizione di chiusura del governo e proprio la Filca Cisl ha evidenziato che il comparto dell’edilizia potrebbe presto tornare in ginocchio anche peggio di come già accaduto un decennio fa in provincia di Salerno. “Così facendo si rischia di vedere fallite migliaia di imprese che hanno investito nel super bonus oltre a centinaia di licenziamenti. Il governo ha il dovere di rivedere i bonus, garantendo i benefici alle fasce di popolazione economicamente più deboli e più soggette ad elevati costi della spesa energetica, in particolare per le zone a più alta densità di popolazione”, ha aggiunto Marchesano. Il blocco della circolazione dei crediti paralizzerà il mercato e gli interventi del Pnrr, accessibili solo alle grandi imprese, rischiano di far ricadere il peso della crisi solo sui più piccoli: piccole e medie imprese. La cessione del credito d’imposta per la riqualificazione al 50% ha sempre funzionato senza creare abusi, e i bonus restano la chiave principale per risolvere i nuovi obiettivi “green” che vuole introdurre l’Europa. “Una limitazione di questo genere che vede il blocco la cessione dei crediti va contro ogni aspettava di crescita del settore. L’edilizia ha trainato il + 1,4% di aumento del pil registrato dall’Italia nel 2022, bisogna assolutamente rivedere la manovra”, ha detto infine Marchesano che chiede un provvedimento urgente per evitare il fallimento di centinaia di aziende in provincia di Salerno dopo quanto disposto dalla politica nazionale nei giorni scorsi.