La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato”: si è conclusa con la firma di tutti i partecipanti al registro che cita l’articolo l’articolo 45 secondo della Costituzione Italiana, la manifestazione “Made In Italy, sì lo voglio” , l’iniziativa promossa da Cna Salerno e inclusa tra gli eventi patrocinati dal ministero presieduto da Adolfo Urso per celebrare il patrimonio del saper fare italiano. Imprese, istituzioni, studenti: tutti d’accordo nel promettere fedeltà e sostegno alla valorizzazione dell’artigianato e del Made in Italy, quel patrimonio di valori e tradizioni articolato in un mix di storia, di cultura e di bellezza italiana. Alla sollecitazione, promossa dalla Cna Salerno, in una giornata intensa ospitata nella sede di via Roma della Cciaa, tutti gli interlocutori, invitati dal segretario Simona Paolillo e dal Presidente Lucio Ronca, hanno fornito un contributo importante a quello che, con tanto di firma finale, è diventato un vero e proprio patto di fedeltà. Il dibattito, moderato dal giornalista Gianni Molinari, è servito a fare un punto sul gran lavoro svolto fino ad oggi e quanto resta da fare per trainare il brand Italia nel mondo e ha visto i saluti del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, seguito dagli interventi del delegato alla Cultura della provincia di Salerno, Francesco Morra, il presidente della Commissione Bilancio della regione Campania, Franco Picarone, il presidente della Cciaa di Salerno e di Unioncamere, Andrea Prete e le conclusioni affidate al segretario nazionale di Cna , Otello Gregorini, per la prima volta a Salerno. “Qui ho trovato quella sinergia e quel gioco di squadra che è essenziale per la promozione delle ricchezze del territorio e abbiamo rimarcato che Made in Italy senza artigianato non è Made in Italy”. Prima del dibattito gli ospiti sono stati invitati a visitare la mostra delle eccellenze dell’artigianato artistico tradizionale: dalle Ceramiche di Vietri sul Mare, agli abiti della Moda Positano e gioielli di arte orafa, come esempio del patrimonio del nostro made in italy. Nella prima parte della speciale giornata dedicata al Made in Italy, i Maestri artigiani, Rosmundo Giarletta, Franco Raimondi, Valentina Biancullo sono stati a confronto con gli studenti. Alla mattinata di dibattito, hanno partecipato il vice presidente della Cciaa, Peppe Gallo, il presidente provinciale di Cna, Lucio Ronca, l’assessore al Turismo e alle attività produttive del Comune di Salerno, Alessandro Ferrara, la dirigente scolastica del Liceo Sabatini Menna, Renata Florimonte, e Alfonso Esposito di Pform Group. In remoto, si è collegata anche l’assessore regionale Armida Filippelli, che ha voluto dare la sua testimonianza di vicinanza all’iniziativa e soprattutto alla generazione Z, complimentandosi per l’iniziativa che è l’ennesimo sforzo per far rimanere i ragazzi su questo territorio. Nella prima parte della mattinata anche la consegna degli encomi di maestri artigiani a: Francesco Alfano, acconciatore; Antonio Amoroso, pellicceria; Lorenzo Citro, acconciatore; Orazio del vecchio, calzolaio innovativo; Luigi Della Sala, orafo ed i ceramisti Luca Elia, Rocco Greco, Giovanni Stabile. Una giornata, che grazie al contributo di Helga Liberto, si è chiusa con una parentesi dedicata al brand Italia nel patrimonio enogastronomico. E la promessa, tra un anno, di tornare, tutto insieme e di nuovo, a celebrare il nostro Made in Salerno. «Questa deve essere concepita come un’occasione, una giornata celebrativa per l’artigianato, per il Made in Italy, per parlare del valore che l’artigianato da ai territori, all’economia anche a livello sociale – ha dichiarato la segretaria di Cna Salerno Simona Paolillo – Siamo una realtà consolidata e mi pregio di dire che siamo l’unica iniziativa accreditata dal ministero, ha accolto la nostra proposta che si sviluppa sia in una parte di confronto con le nuove generazioni, con la generazione Z che poi dovrà portare avanti il Made in Italy e deve accogliere questa testimonianza tra i Maestri Artigiani che abbiamo ospitato e la tavola rotonda con tutti i livelli istituzionali». Dunque, ieri la Camera di Commercio è diventata in qualche modo la casa delle Imprese, una vera e propria mostra, un percorso che ha messo insieme Moda Positano, la ceramica, l’alta oreficeria di Rosmundo Giarletta e i ceramisti di Vietri sul Mare. red.cro
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