di Andrea Pellegrino
Ed arrivò il marchio Luci d’artista. Da anni è una delle battaglie del consigliere comunale d’opposizione Antonio Cammarota che ora si è visto approvare una delibera di giunta con la quale si istituzionalizza il marchio legato all’evento delle luci. Il tutto nel silenzio generale, anche rispetto alle tante sollecitazioni che negli anni sono giunte dall’avvocato Cammarota che ora, naturalmente, esprime soddisfazione pur contestando il metodo utilizzato. Basti pensare che la proposta del consigliere comunale e della sua associazione “La nostra libertà” risale a circa tre anni fa. La prima istanza è del 18 ottobre del 2012. Solo nel 2014 sono ben cinque le interpellanze, le mozioni e le interrogazioni che Cammarota ha portato in aula consiliare. Senza ottenere nessuna risposta, se non l’avvio di una istruttoria in commissione bilancio il 29 ottobre 2013. Per il consigliere comunale, il marchio, oltre alla visibilità e alla riconoscibilità che potrebbe dare all’evento, rappresenta un veicolo economico e di guadagno per le casse dell’Ente.
Ed è questo il messaggio recepito dalla giunta comunale (una delle ultime che ha visto la presenza di Vincenzo De Luca che ne è stato tra l’altro il relatore) che nel testo del deliberato scrive: «L’amministrazione intende tutelare l’ormai affermato logo “Salerno – Luci d’Artista” anche in vista di un futuro ed auspicabile utilizzo dello stesso ai fini di merchandising ed in generale dell’immagine della città». In pratica proprio quello che sostava la “Nostra Libertà” nel 2013 che scriveva: «Con il marchio si monetizzerà il ritorno di immagine, con la realizzazione di prodotti della tradizione e con l’industria salernitana di produzione delle luci, esaltando così la nostra terra, la nostra economia, creando lavoro per i nostri giovani».
Dunque, seppur non riconosciuta pubblicamente, l’iniziativa Cammarota pare che abbia convito l’ormai sindaco decaduto Vincenzo De Luca.