Lotta al caporalato con la white list - Le Cronache
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Lotta al caporalato con la white list

Lotta al caporalato con la white list

di Monica De Santis

Gestione dell’accoglienza dei migranti e contrasto al caporalato sono i punti al centro di due protocolli d’intesa siglati, ieri mattina, in prefettura a Salerno da istituzioni, associazioni, sindacati e Comune di Eboli. L’obiettivo è duplice: prevenire e contrastare lo sfruttamento della manodopera straniera in particolare nella zona della Piana del Sele e ostacolare la tratta di esseri umani messa in atto dai caporali impedendo gli ingressi illegali dei braccianti nel territorio nazionale. Sulla questione del caporalato, da tempo, è concentrata l’attenzione della prefettura. Adesso, viene, infatti, creata una white list di lavoratori a norma che, in maniera rapida, possono essere assunti dalle aziende agricole. La sottoscrizione dei due documenti, è il risultato di un fruttuoso e sinergico lavoro di squadra delle diverse componenti istituzionali impegnate nel settore della lotta allo sfruttamento della manodopera straniera. La prefettura di Salerno è capofila del progetto #L’inclusioneoltre finanziato dal “Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020”, gestito dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno ed istituito dall’Unione Europea con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. Il protocollo sul contrasto al caporalato nasce dalla consapevolezza che la problematica non può essere affrontata in modo esclusivamente repressivo, ma richiede la messa in campo di azioni preventive mediante le quali contrastare le attuali modalità di gestione della forza lavoro straniera da parte dei caporali, che sono responsabili dell’intermediazione di manodopera, del sottosalario, del lavoro nero e del controllo dei ritmi di lavoro. “Soprattutto nell’attuale contesto di difficoltà economica dovuta ai forti rincari delle materie prime e all’evoluzione dello scenario internazionale, occorre lanciare un’importante sfida per la città di Salerno e l’intera provincia: – ha detto il Prefetto Russo – mettere in campo attività legali capaci di soddisfare il complesso mercato del lavoro agricolo, istituendo modalità di accesso al mercato del lavoro lecite attraverso un luogo pubblico e controllato dalle Istituzioni dove si possano incontrare domanda e offerta di lavoro. Non bisogna dimenticare che il caporalato incide gravemente sulle aziende che scelgono di operare con manodopera regolare, limitandone di fatto la libera concorrenza con effetti molto negativi sulle attività medesime e che è responsabile anche del degrado delle aree urbane. In altre parole si tratta di rendere il rispetto della legalità la modalità ordinaria di comportamento, capace di attrarre chi lavora nel comparto agricolo”.