di Fabio Setta
Passi per l’arbitro, per la sfortuna e per il ritardo di condizione di alcuni elementi. Ma dietro il momento no della Salernitana c’è anche un modulo tattico che continua a non convincere. Non solo tifosi e addetti ai lavori, ma anche Lotito. Il patron ha ribadito piena fiducia al tecnico, che a differenza dello scorso anno ha scelto personalmente, però ha anche detto che c’è bisogno di dare una svolta: “Di moduli preferisco non parlare, ma certamente parlerò con i diretti interessati per chiarire alcune cose” – ha dichiarato il patron granata. E con il diretto interessato Lotito ha parlato già ieri dopo la partita persa in casa contro il Pontedera. Il messaggio è stato chiaro, durante una telefonata dai toni cortesi. Lotito che ama vestire i panni del presidente-allenatore ha consigliato a Sanderra di prendere in esame altre soluzioni tattiche. Il 4-3-3 non funziona. Si erano avute le prime avvisaglie in Coppa e durante le amichevoli estive. La conferma è arrivata in campionato, anche se l’entusiasmo per la vittoria contro il derelitto Lecce, ancora a quota zero punti, aveva nascosto le lacune. “Il tecnico non è in discussione” – ha ribadito Lotito confermando la tesi espressa da Mezzaroma, ma bisogna cambiare spartito. Cambiamento ormai necessario come evidenziato con malcelato disappunto dallo stesso Sanderra a fine gara: “In questo momento dobbiamo adattarci alle caratteristiche dei giocatori”. E allora addio 4-3-3, almeno per il momento e spazio al 4-3-1-2. La difesa a tre, almeno per il momento, non rientra nelle idee del tecnico che così è pronto a confermare la difesa a 4, cambiando soltanto lo schieramento di centrocampo e attacco. Così Foggia potrà giocare dietro le punte, posizione che esalta le caratteristiche dell’ex laziale che così può entrare maggiormente nel vivo del gioco senza neppure doversi sacrificare troppo sulla fascia. E soprattutto permetterà a Sanderra di schierare dal primo minuto Matteo Guazzo. Il capocannoniere della scorsa stagione ha iniziato la stagione in panchina ma contro il Pontedera ha fatto il suo, realizzando il gol del momentaneo pareggio. Normale che nel 4-3-3 lui e Ginestra insieme non possano giocare. E Lotito che ha voluto fortemente la conferma di entrambi, conscio delle rispettive capacità sotto porta, l’ha fatto notare a Sanderra. Se Galderisi ha pagato anche il non aver ascoltato i consigli di Lotito, Sanderra è pronto, dopo essersi reso contro sul campo, a cambiare modulo. “Come si fa a mettere in discussione l’allenatore” ha dichiarato dopo tre partite? Ora tutti vogliono Perrone, ma due anni fa ne chiedevano l’esonero già dopo le prime gare di campionato. E’ presto per trarre conclusioni”. Non è presto invece per consigliare Sanderra e cercare di far ripartire subito la Ferrari granata. Partendo dal presupposto che sia una Ferrari, naturalmente.