di Giuseppe D’Alto
Una folle estate… Quella della Salernitana che, dopo aver vinto due campionati di fila, non riesce a trovare pace e fa di tutto per complicarsi la vita. Una folle estate fatta di ripensamenti, ammicamenti, frasi al vetriolo. Passi indietro e passi double. Di parole che pesano come macigni: “In 94 anni di storia non avete vinto nulla (una ripassatina il laziale dovrebbe farla)” con il copyright di Claudio Lotito. Frase che ha mandato su tutte le furie la tifoseria granata. Non ci saranno Coppe dei Campioni e scudetti ma la Salernitana è stata la prima squadra a giocare con il libero con il famoso vianema a rivoluzionare il sistema di gioco italiano (mica pinzellacchere per dirla alla Totò). Una risposta stizzita, quella del patron, al manifesto degli ultras che lo invitavano ad usare toni diversi rispetto a quelli usati finora. Ma il giorno dopo il patron della Lazio non spostato l’asticella: “Ce l’ho con quelli che fanno i tifosi per professione, che magari non vengono neanche allo stadio e che criticano solo per destabilizzare”. Ma resta il gelo di fondo con un Lotito che pare scettico sulla risposta della tifoseria in vista della prossima campagna abbonamenti: “Non è stato bello alzare trofei (la Supercoppa ndr) davanti a tremila persona ma in ogni caso terremo un occhio di riguardo per i sostenitori della Salernitana con prezzi più bassi rispetto alla passata stagione (115/120 euro la curva – 200/210 la tribuna azzurra più iniziative) ma sono certo che le mie aspettative, in termini, di sottoscrizioni andranno deluse”. Il patron conferma che rifinirà la squadra con i rinforzi necessari. “Abbiamo giocato un buon calcio nel test contro il Grosseto e stiamo per inserire altri innesti di qualità. Negli anni ho dimostrato di capirne di calcio, il tifoso continui a fare il tifoso altrimenti se non siamo di gradimento possiamo tranquillamente togliere il disturbo”. Ma al momento gli animi sono piuttosto tesi nonostante il comunicato del Centro di Coordinamento Salernitana Club che invita alla distensione ed a riempire lo stadio in occasione della partita di Coppa Italia con il Teramo (domenica agosto ore 21). Mancanza di serenità che viene ulteriormente minata dall’addio del direttore sportivo Massimo Mariotto. Da giorni lavorava senza avere firmato uno straccio di contratto. Continuii rinvii e tante promesse: “Così non si poteva andare avanti, non aveva un senso lavorare senza un impegno ufficiale. La situazione era diventata imbarazzante era da dieci giorni che mi dicevano domani ratifichiamo e poi si rinviava. Ho comunicato la decisione a Lotito, dispiace lasciare la Salernitana”. Nella stessa condizione di Mariotto il responsabile dell’area tecnica Susini che l’anno scorso è stato pagato, spesso e volentieri, con buoni benzina. Mariotto aveva chiuso gli ingaggi di Nalini e Siniscalchi e stava lavorando per l’ingaggio di un altro giocatore di rilievo. A questo punto sembra quasi scontata la promozione di David Giubilato ad un ruolo dirigenziale.