Lo sfogo di Lotito, al di fuori delle telecamere. mentre rientrava nello spogliatoio è stato durissimo contro quelle che lui aveva chiamato poco prima istituzioni al microfono di Antonio Esposito di Lira tv. L’ira di Lotito si scatena quando un collega che si è riuscito a infilare fino in fondo, lo informa del comunicato del sindaco Napoli alla fine della partita e della salvezza conquistata ai rigori. Lotito parte in quarta contro il sindaco e contro il Governatore De Luca, in sintesi, perchè ritiene che gli ultras siano stati sobillati proprio da De Luca per non farli venire allo stadio nelle ultime gare di campionato. Contestando, a giudizio dei presenti allo sfogo, anche l’andata del sindaco Napoli in curva sud nella gara con il Venezia, “uno che non è mai venuto mai a vedere una partita”, ipotizzando un complotto ai suoi danni. Il tutto ovviamente con il suo linguaggio colorito.
Questo in sintesi l’attacco di Lotito che già pochi metri prima aveva sbuffato dicendo che “meno male che ci sono io che ci metto i soldi”. Napoli, nella sua nota, oltre a gioire per il risultato sul campo aveva ribadito il concetto della trasparenza nella gestione della squadra e confermando nemmeno tra le righe l’accordo tra comune e tifosi per la festa del centenario, con la esclusione dell’attuale proprietà. Un concetto ribadito anche dallo stesso assessore allo sport Caramanno. Ieri mattina le diplomazie di Comune e Salernitana si sono mese all’opera, tentando una mediazione che non pare difficile immaginare affidata al sempreverde Felice Marotta che pare abbia ricevuto dalla società la volontà di fare partecipare all’iniziativa del 19 il calciatore Di Tacchio, diventato uomo simbolo non solo per la buona stagione ma anche per il rigore decisivo a Venezia e sempre ben visto dai sostenitori. Al di là delle mediazioni resta alta la tensione tra la proprietà e il comune e il governatore. Lotito grida al complotto: più semplicemente sarebbe opportuno capire le richieste dei tifosi della Salernitana.